10 cameo nei film che ci hanno fatto dire: “Aspetta… ma quello è…?!”
Brevi, geniali e totalmente inaspettati: i cameo sono quei momenti in cui il cinema rompe la quarta parete e ci regala la sorpresa che non sapevamo di volere.
Ci sono scene che non servono alla trama, ma restano nella memoria. È l’effetto cameo: quella comparsa improvvisa e fulminea che cambia il ritmo di un film, ti fa ridere o semplicemente ti lascia a bocca aperta. Ecco una selezione dei 10 cameo cinematografici più iconici di sempre.
Durata: mezzo secondo. Impatto: infinito. Brad Pitt interpreta “The Vanisher”, un supereroe invisibile che si mostra solo per morire folgorato. Un cameo assurdo e fulmineo, che Ryan Reynolds ha “pagato” con un semplice caffè. Roba da Deadpool.
Il re dei cameo. Da tassista a postino, da giudice a astronauta, Stan Lee ha trovato un modo per esserci sempre, anche solo per pochi frame. Ogni sua apparizione è diventata un piccolo rito per i fan Marvel. E ogni volta, un applauso in sala.
L’attore interpreta un attore (già questo basta). Sul palco di Asgard, Damon recita nei panni di Loki in una scena teatrale surreale e geniale. Autoironia al massimo, e una strizzata d’occhio a chi ama i dettagli nascosti nei film Marvel.
Un’apocalisse zombie… e Bill Murray che interpreta sé stesso, fingendosi uno zombie per sopravvivere. Semplicemente iconico. Il suo cameo è un mix di ironia e malinconia che resta tra i momenti più amati del film.
Keanu interpreta una versione assurda e spiritualmente “illuminata” di sé stesso. Un cameo che è una parodia della sua immagine pubblica: l’attore più amato del web che si prende in giro con classe. Keanu non delude mai. Nemmeno quando entra a cena con occhiali da sole e filosofia zen.
Sì, è tutto vero. SpongeBob e Patrick viaggiano letteralmente sul corpo di David Hasselhoff, come se fosse una barca. Un cameo così folle che diventa leggenda pop. L’unione perfetta tra cartone e cultura trash.
Un cameo dentro un finto trailer dentro un film vero. Tobey Maguire interpreta sé stesso, in una parodia del mondo di Hollywood e dei ruoli “spirituali”. Un trip di meta-cinema irresistibile.
Prima di tutto questo, c’era lui. Hitchcock amava apparire per pochi secondi nei suoi stessi film: seduto in treno, tra la folla, o semplicemente di passaggio. Una firma visiva che ha reso i suoi cameo un gioco tra regista e spettatore. Il vero padre degli easter egg.
Adam Sandler e il conduttore di The Price Is Right in un incontro che finisce… a pugni. Il cameo è talmente assurdo e inaspettato da essere diventato virale prima ancora che internet esplodesse. E sì, Barker vince.
Alla fine del film, Connery appare come Re Riccardo e restituisce al racconto una grandezza regale. Pochi secondi, ma carichi di carisma. Un cameo old school, ma che chiude il film con la forza di una leggenda.
Perché sono un segreto condiviso tra chi fa cinema e chi lo guarda. Ci sorprendono, ci fanno ridere, ci fanno sentire “complici” del film. Un cameo è come un piccolo applauso nascosto tra le scene, un momento in cui il cinema ci guarda negli occhi e ci dice:
“Ehi, questo è anche per te.”
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