Hai amato The Smashing Machine e cerchi un film che ti faccia provare le stesse emozioni? Oppure non hai amato The Smashing Machine ma ti è piaciuto il suo modo di raccontare un personaggio controverso e iconico? Oggi vi diamo 5 film biografici di storie coinvolgenti che vi appassioneranno fino alla fine.
The Smashing Machine di Benny Safdie, con Dwayne Johnson, è solo l’ultimo di una serie di film biografici che negli ultimi anni stanno invadendo le sale. Non solo artisti leggendari di fama mondiale come musicisti, attrici, sportivi e politici ma anche frammenti di vita quotidiana nascosta. Il pubblico cinematografico è affamato di autenticità, e ricerca storie vere e genuine che commuovano per la forza e il carisma dei loro protagonisti.
Priscilla di Sofia Coppola

Tutti conoscono il film biografico di Elvis dallo stile barocco diretto da Baz Luhrmann, con l’interpretazione da quasi-Oscar di Austin Butler. Ma per ogni storia esiste una sua controparte. L’anno dopo l’uscita di Elvis, Sofia Coppola esce nelle sale con una seconda voce e un punto di vista diverso sulla vita della rockstar di Memphis. Priscilla (Cailee Spaeny) è solamente una ragazza di 14 anni che vive in una cittadina della Germania Ovest, quando la sua vita viene stravolta dall’incontro con Elvis Presley (Jacob Elordi) che si innamora follemente di lei.
Tra i due si accende una forte passione che viene ostacolata dalle remore dei genitori di Priscilla, spaventati dal fatto che la relazione possa minare la carriera scolastica, e quindi il futuro, della figlia. Sofia Coppola racconta una storia commovente di passione e infatuazione, attraverso la sua estetica fiabesca in pieno stile anni ’60.
Una fotografia dai colori pastellati e dai toni morbidi per una storia emotivamente intensa. L’uso perfetto della musica, con una selezione di brani musicali dalle sonorità synth pop regalano al film un atmosfera moderna, trasportando il personaggio di Priscilla, con i suoi dubbi e problemi sentimentali, fino ai giorni nostri.
J. Edgar di Clint Eastwood

Basterebbero solo due motivi per guardare questo film: Clint Eastwood e Leonardo DiCaprio. J. Edgar è una disamina psicologica del potere dentro il potere, e della personalità che per decenni ha tirato i fili della politica interna statunitense.
J. Edgar Hoover è una figura storica avvolta nel mito e nel folklore politico, una figura che, nonostante abbia sorvegliato il popolo americano con il movente della sicurezza nazionale, ha fatto dell’anonimato e della privacy il suo impenetrabile scudo. Clint Eastwood cerca di raccontare e scoprire l’uomo dietro la figura politica, con le sue fragilità, i suoi segreti e le sue paure.
Eastwood lascia a un J. Edgar anziano, e alla fine della sua carriera politica, il compito di rivivere i suoi primi anni al Dipartimento di Giustizia, del suo senso del dovere nei confronti del paese, della sua omosessualità repressa e della sua sottomissione alla figura materna.
In una delle interpretazioni forse meno note di DiCaprio, l’attore premio oscar interpreta in maniera magistrale sia l’uomo politico vicino alla fine dei suoi giorni, che vive ormai in un mondo che fatica a comprendere, sia il giovane cadetto del Dipartimento di Giustizia pieno di sogni e ambizioni.
Tetris di Jon S. Baird

E’ possibile fare un film biografico su un videogioco? La risposta è sì, se il gioco in questione è il più venduto e scaricato di tutti i tempi, e ha innescato una lotta aziendale di spionaggio e controspionaggio. Non bisogna essere dei nerd incalliti e asociali per conoscere il gioco Tetris, che fatto la storia del settore videoludico. Ma quante persone conoscono la storia dietro la sua nascita? Hank Rogers (Taron Egerton) mentre è a Las Vegas per la promozione del suo nuovo videogioco si innamora di Tetris.
Rogers ha una folgorazione immmediata, pochi secondi di gioco sono bastati a lasciare in maniera indelebile l’immagine dei mattoncini colorati che cadono lentamente. Rogers è determinato a ottenere i diritti di distribuzione di Tetris, una scommessa che alle persone attorno a lui appare folle e sconsiderata.
La sua impresa all’apparenza semplice sulla carta porterà al coinvolgimento della SEGA, della Nintendo, del KGB, del Comitato Centrale del Partito Comunista e di Michail Gorbacev. Un’impresa che richiederà immensi sacrifici. E se fallirà non potrà mica ricominciare dal punto di salvataggio.
The Apprentice di Ali Abbasi

Sapete quali sono le tre regole fondamentali per avere successo negli affari?
1. “Attacca, attacca, attacca”;
2. Non ammettere niente, nega ogni cosa;
3. Qualunque cosa accada, dichiara sempre di aver vinto e non ammettere mai la sconfitta.
Queste sono le regole di Donald J. Trump, o per meglio dire del suo maestro Roy Cohn. L’acclamato regista iraniano Ali Abbasi firma una biografia drammatica dai toni nichilistici, che esplora con lucidità come il denaro possa deformare e corrompere l’animo umano.
Una scalata al potere che, nelle mani di Abbasi, si rivela invece una lenta, inesorabile discesa. Un giovane Donald Trump inizia la sua carriera imprenditoriale nella Manhattan degli anni ’70. Ma il governo federale mette sotto indagine l’azienda del padre, Fred Trump, per discriminazione verso gli occupanti afroamericani. Donald ottiene l’aiuto di Roy Cohn, uomo vicino a Joseph McCarthy, J. Edgar Hoover e alla mafia newyorckese.
Nel suo periodo accanto all’avvocato più crudele e potente di New York, Donald acquisice conoscenze e competenze che lo porteranno ad abbandonare e, infine, superare il maestro. Uno spaccato di vita sul tycoon di New York che brilla di una luce intensa, poco prima di consumarsi.
Ed Wood di Tim Burton

Non c’è sicuramente bisogno di presentazioni con Tim Burton. Il regista delle storie impossibili dallo stile gotico e fiabesco, che non poteva mancare in una seria classifica di film fuori dagli schemi. Un film biografico dai toni assurdi, in pieno stile burtoniano, su una delle figure più eccentriche della storia del cinema: Edward D. Wood Jr, il peggior regista di tutti i tempi.
Ed Wood è innamorato del cinema, è un ammiratore di Orson Wells, e alla soglia dei 30 anni sente la sua vita incompleta. Il suo sogno di diventare regista non lo abbandona mai. L’opportunità si presenta quando un produttore cinematografico di serie B ricerca un regista per una pellicola docu-drama sulla transessualità. Wood si offre di scrivere, dirigere e interpretare l’intero film, con un risultato che porterà l’opera a classificarsi tra le peggiori di tutti i tempi.
L’opera di Burton è una lettera d’amore al cinema attraverso la vita di un uomo,probabilmente, condannato alla mediocrità, ma che nonostante ciò non ha mai smesso di girare film. In Ed Wood sono presenti tutti gli elementi e gli archetipi burtoniani: dal dysfunctional kid, l’outsider incompreso dal mondo, all’espressionismo macabro e giocoso. Per non parlare del fatto che assisterete all’ultima interpretazione del grande Bela Lugosi.
Oltre la semplice celebrazione
Se The Smashing Machine vi ha colpito per il suo realismo, questi cinque film sono ciò che dovete assolutamente guardare, sono i titoli perfetti per voi. Il filo conduttore? Sempre lo stesso: il rifiuto delle celebrazioni impeccabili, per smontare il mito e vedere finalmente cosa c’è sotto, un po’ come nel biopic su Elvis o, come speriamo accada, per quello dedicato al Re del Pop, Michael Jackson.
Che si tratti delle nevrosi di J. Edgar o dell’ingenuità di Priscilla, le storie scomode e imperfette riusciranno sempre a fare centro, perchè proprio come noi, anche i nostri idoli, sono esattamente così: scomodi e imperfetti. E ci va bene così.

