The Holdovers – Calendario dell’Avvento di Bloopers: giorno 16

The Holdovers – Calendario dell’Avvento di Bloopers: giorno 16

Dopo il caos delle feste andate storte di Oh. What. Fun. per la sedicesima casella rallentiamo. Mettiamo da parte il rumore, le tavolate e l’ansia da prestazione natalizia per entrare in un Natale più silenzioso, fatto di attese, solitudine e incontri inattesi. Oggi apriamo The Holdovers – Lezioni di vita, un film che usa il Natale come spazio sospeso, più che come evento da celebrare.

Cos’è The Holdovers

The Holdovers è una commedia drammatica ambientata durante le vacanze natalizie in un collegio del New England negli anni Settanta. Mentre tutti tornano a casa per le feste, pochi studenti restano indietro, affidati alla sorveglianza di un insegnante burbero e solitario. Quello che nasce come un periodo da “sopportare” si trasforma lentamente in un tempo di confronto, ascolto e cambiamento. Il film racconta il Natale non come festa, ma come parentesi emotiva, un momento in cui le maschere cadono e le fragilità emergono.

Un Natale ai margini

Paul Giamatti dà vita a un personaggio ruvido, ironico e profondamente umano: un uomo incapace di adattarsi, ma costretto a convivere con chi, come lui, è rimasto ai margini delle celebrazioni. In The Holdovers il Natale è freddo, vuoto, spesso malinconico. Non c’è la corsa ai regali, ma il peso del tempo che scorre lento, dei pasti condivisi per necessità, delle conversazioni che nascono quasi per caso. È proprio in questo spazio marginale che il film trova la sua forza, mostrando come anche i Natali “minori” possano lasciare segni profondi.

La dolcezza della lentezza

Il film non cerca la risata facile né il sentimentalismo forzato. Preferisce un umorismo sottile, fatto di silenzi, sguardi e battute asciutte. The Holdovers parla di perdita, crescita e connessione senza mai alzare la voce. È un racconto che accetta la tristezza come parte integrante delle feste e suggerisce che non tutti i Natali devono essere felici per essere significativi.

Perché The Holdovers è il film del sedicesimo giorno

Quando il Natale si avvicina davvero e l’energia comincia a calare, The Holdovers è il film giusto per fermarsi un attimo. È una storia che consola senza promettere miracoli, che scalda senza fuochi d’artificio. Un film perfetto per chi vive le feste con nostalgia, fatica o semplicemente con il bisogno di qualcosa di autentico.

Un Natale silenzioso, ma necessario

The Holdovers non parla di un Natale perfetto, ma di umanità imperfetta. E proprio per questo resta addosso. Ci ricorda che anche restare indietro, a volte, può essere un modo per andare avanti.

Domani apriremo insieme la diciassettesima casella: un altro film, un’altra sfumatura e un nuovo modo di attraversare il Natale.

Deborah Muratore

La mia passione per il cinema nasce da bambina, quando con mio padre organizzavamo serate a tema dividendo le settimane in categorie. Da allora non mi sono mai fermata, con un debole particolare per gli horror. Empatica e sempre sorridente, amo anche i cavalli, le persone genuine e la creatività in tutte le sue forme.