Sig. Cos’è: l’inquietante ispirazione a Jim Jones dietro Stranger Things 5

Sig. Cos’è: l’inquietante ispirazione a Jim Jones dietro Stranger Things 5

Il Villain psicologico interpretato da Jamie Campbell Bower potrebbe ispirarsi al leader religioso Jim Jones, un esperto manipolatore delle menti “deboli”. La ricerca dei caratteri distintivi del Sig. Cos’è, che non è Vecna, non è Harry Creel e non è 001.

La gente non è più abituata alle storie

La quinta stagione di Stranger Things sta letteralmente dividendo il pubblico: da una parte chi urla al “capolavoro” e dall’altra chi denuncia una perdita di ritmo e tono nelle puntate; soprattutto quelle del secondo volume.

Ma cosa avremmo dovuto aspettarci? Il finale della quarta puntata ha creato hype e aspettative mai viste, questo avviene quando una serie diventa un vero e proprio fenomeno sociale. Molta gente, purtroppo, ha perso totalmente il gusto dell’attesa criticando aspramente le puntate in cui si chiudono dei cerchi, ma se ne sono aperti altri. Anche quando non accade apparentemente niente sta succedendo qualcosa, ma ci troviamo talmente schiavi delle aspettative, che non si riesce ad apprezzare il vero lavoro del cast.

Il Sig. Cos’è e Jim Jones

Oltre i gusti esistono dei fattori oggettivi che fanno di un attore, un “Grande attore”, quando si crea un personaggio si crea una vita che non esisteva. Una vita fatta di passato,presente e futuro del personaggio; l’attore che deve dar vita ad un personaggio spesso attinge da un’altra vita, un’immersione profonda che esplora gli angoli bui della mente.

Un lavoro che Jamie Campbell Bower ha portato a termine in maniera magistrale interpretando 4 personalità differenti che coabitano lo stesso “corpo”.

Uno di questi personaggi è il Sig. Cos’è che, secondo le teorie dei fan, è ispirato ad un personaggio realmente esistito, il leader religioso Jim Jones della setta denominata Tempio del Popolo.

Jim Jones e la sua setta

Negli anni 70 Jim Jones era a capo di una numerosa setta formata da persone totalmente fedeli a lui, in quanto leader. Raggiunse questa posizione di potere attraverso il carisma e il controllo mentale dei suoi adepti con strategie profondamente manipolatorie. Minò la “serenità” americana dopo essersi reso responsabile di un enorme suicidio di massa nella comunità che aveva fondato per la sua setta in un villaggio che battezzò Jonestown.

Le somiglianze tra Jim ed il Signor Cosè

Sapendo questo non sarà difficile notare il profilo psicologico del Sig. Cos’è, entrambi fanno mezzo del carisma oscuro per esercitare una forte influenza manipolatoria, con la promessa della realizzazione di un mondo migliore. Lasciano fare il lavoro sporco agli altri mostrando un carattere mite e modi gentili che infondono timore e inquietudine.

Una connessione che sottolinea il tema della perdita dell’individualità e del conformismo forzato: i pilastri della dottrina di Jim Jones e del Sig. Cos’è possono spingere fino all’estremo sacrificio.

Stranger Things non è una serie nostalgica

I fratelli Duffer non hanno mai utilizzato l’ambientazione sociale e culturale degli anni ’80 come una semplice operazione nostalgica, ma come strumenti per aprire una finestra nel tempo sia per chi ha vissuto il decennio sia per chi ne ha solo sentito parlare.

La quinta stagione si è addentrata ulteriormente negli anni ’80, un periodo in cui il massacro di Jonestown era ancora molto forte nella cultura popolare americana. Esattamente come le canzoni presenti nelle stagioni sono sempre contestualizzate alle scene e non come semplice sottofondo.

In un periodo in cui l’accesso ai contenuti è così veloce e immediato, il pubblico ha dimenticato che esistono anche i ritmi più lenti, siamo schiavi dello scroll patologico che ci permette di accedere a contenuti sempre diversi, ma che in fin dei conti sono sempre uguali; nella fretta ci sfuggono i particolari di un personaggio, perdendo la capacità di apprezzare il lavoro e il talento di un artista.

Danilo Montagnino

Danilo "Dano" Montagnino. Classe 1986. Sono un bassista, arrangiatore e sceneggiatore. Il mio lavoro si concentra per lo più in teatro e mi piace "succhiare il midollo stesso della vita" attraverso i film che sono la parte più importante del tempo che dedico a me stesso concentrandomi maggiormente sulle emozioni e le colonne sonore.