Dopo il trionfo internazionale delle stagioni incentrate su Jeffrey Dahmer e sui fratelli Menendez, Ryan Murphy ritorna con un nuovo capitolo della sua antologia crime per Netflix, inquietante e scioccante: Monster 3 – La vicenda di Ed Gein. La terza stagione di Monster sarà disponibile sulla piattaforma dal 3 ottobre 2025.
Negli ultimi giorni i profili social di Netflix hanno diffuso l’attesissimo trailer ufficiale del nuovo, oscuro capitolo della saga horror, accompagnato dai poster della serie. A interpretare Ed Gein troviamo Charlie Hunnam, mentre Laurie Metcalf dà il volto ad Augusta Gein, la madre di Ed, restituendo sullo schermo tutta la complessità di una figura la cui presenza ha segnato profondamente la mente del figlio.
Con Ryan Murphy e Ian Brennan alla guida del team creativo, e una regia che mira a fondere l’orrore psicologico, Monster 3 non si limiterà a essere una serie true crime: si propone come un’esperienza, un viaggio nell’abisso a cui può spingersi l’animo umano, nelle origini del male e nel potere della televisione di raccontare anche gli aspetti più oscuri della storia. La figura di Ed Gein, come già ricordato, ha ispirato opere iconiche come Psycho di Alfred Hitchcock, Il silenzio degli innocenti, Non aprite quella porta, Deranged – Il folle e il personaggio di Bloody Face in American Horror Story: Asylum.
Trama della terza stagione

La nuova stagione di Monster esplora i lati più oscuri della mente umana, portando sullo schermo la vicenda reale del serial killer Ed Gein, nato nel 1906 in Wisconsin e cresciuto in una famiglia opprimente, segnata dalla presenza di una madre rigida e ossessivamente religiosa. In seguito alla morte improvvisa dei suoi cari, Gein rimane isolato nella fattoria di famiglia, dove finirà per trasformarsi in una delle figure più inquietanti della storia criminale americana.
Sebbene gli siano stati attribuiti ufficialmente soltanto due omicidi, le autorità hanno sempre sospettato che il “Macellaio di Plainfield” potesse essere responsabile di altre sette vittime, oltre a un inquietante numero di tombe profanate tra il 1947 e il 1957 e a episodi di necrofilia e cannibalismo. Come già accennato, Ed Gein aveva l’abitudine di dissotterrare i corpi, prelevarne alcune parti e riutilizzarle per creare macabri oggetti d’arredamento per la propria abitazione.
Nel 1957, con l’arresto per l’uccisione di Bernice Worden, la polizia si trovò davanti a una vera e propria “casa degli orrori”: resti umani riesumati, mobili costruiti con ossa e pelle, maschere ricavate da volti e persino un “abito” cucito con pelle femminile, che Gein intendeva indossare per impersonare sua madre. Una realtà che supera la finzione, scavando nelle radici stesse dell’immaginario del terrore cinematografico.
Caratteristica della stagione

La serie Netflix adotta un taglio accurato e fedele ai fatti accertati, senza rinunciare però a indagare miti e speculazioni che hanno alimentato la leggenda di Gein: sebbene fosse formalmente incriminato per soli due omicidi, numerose voci lo associano ad altri delitti, contribuendo a rafforzare il mito del serial killer. Monster: La storia di Ed Gein si propone di esplorare il confine sottile tra umanità e mostruosità, restituendo al pubblico un ritratto complesso e disturbante di una delle figure più inquietanti della cronaca nera americana.
Tra rigore documentaristico e intensità narrativa, la serie si propone come un viaggio nel terrore reale, scavando nelle radici della follia e del male attraverso la prospettiva di individui apparentemente comuni, ma in grado di incarnare i mostri più oscuri della nostra fantasia.
In vista del debutto dei nuovi episodi, Netflix ha già confermato la produzione di una quarta stagione dedicata a Lizzie Borden, accusata di aver assassinato il padre e la matrigna con un’ascia. A interpretare la protagonista sarà Ella Beatty, affiancata – come riportato da Variety – da Rebecca Hall e Vicky Krieps.
Le prime due stagioni, incentrate sulle vicende di Jeffrey Dahmer e dei fratelli Lyle ed Erik Menendez, hanno ottenuto un notevole successo sia tra il pubblico che tra la critica. Tra i premi più importanti spicca quello vinto da Evan Peters, interprete di Dahmer, come Miglior attore in una miniserie durante l’80ª edizione dei Golden Globe.
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