Le 5 colonne sonore più iconiche del cinema (e una bonus che non ti aspetti)

Nel mondo del cinema, capita molto spesso che le colonne sonore vadano oltre il loro ruolo di accompagnamento, diventando esse stesse le protagoniste del film. Il cuore pulsante di un film e la voce emotiva degli attori.

Le colonne sonore sono capaci di evocare emozioni, enfatizzare scene cruciali e rimanere impresse nella memoria del pubblico per decenni.

Poi ci sono quei casi opposti come nel film Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen. Un thriller tesissimo e nichilista che non ha praticamente colonna sonora.

In questo caso, l’assenza di musica era una scelta consapevole dei registi per amplificare il silenzio, rendendolo “una colonna sonora invisibile” capace di enfatizzare i momenti di tensione.

L’unica musica percepibile nel film è quella diegetica (no, non è una parolaccia), cioè quella musica che effettivamente il protagonista può sentire, come la radio ad esempio. Il risultato? Ogni passo, ogni folata di vento diventa suono, tensione, vita.

Ma oggi abbiamo deciso di celebrare l’altro lato del cinema. Quello in cui la musica è così potente da diventare leggenda. Scopriamo allora le 5 colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema.

Le 5 colonne sonore più iconiche del cinema (e una bonus che non ti aspetti)

1. Il romanticismo che vola alto nei cieli di Top Gun

È impossibile non iniziare da qui. È una di quelle canzoni che appena la ascolti voli altissimo (appunto). Dalla prima nota senti quel brivido nel petto e la voglia di cantarla a squarciagola mentre sfrecci tra le strade della California con la tua Kawasaki GPZ 900R Ninja.

È interpretata dalla band new wave Berlin, che sfortunatamente si sciolse subito dopo per divergenze artistiche, e scritta da Giorgio Moroder, compositore italiano pluripremiato, e Tom Whitlock.

La sua melodia eterea le valse l’Oscar come Miglior Canzone Originale e grazie alla sua potenza emotiva, Take My Breath Away, è la colonna sonora per eccellenza degli anni ’80 e delle nostre serate più intrepide.

2. Il sogno malinconico di Colazione da Tiffany

Al secondo posto della nostra classifica delle 5 colonne sonore che sono state capaci di rubare la scena, troviamo un altro Premio Oscar per la Miglior Colonna Sonora Originale. Sto parlando dell’elegantissima Moon River, composta da Henry Mancini e Johnny Mercer.

È una di quelle ballad senza tempo, dolci, ipnotiche e segretamente malinconiche. Interpretata con la grazia che solo Audrey Hepburn poteva imprimerle, è diventata da subito un classico del cinema. Ancora oggi reinterpretata da numerosi artisti, come Frank Sinatra e Jacob Collier.

Moon River è un brano che racchiude tutta la delicatezza del film, l’anima sognante e ribelle della protagonista Holly Golightly ed è quella canzone a cui non possiamo non pensare appena sentiamo parlare del film.

3. L’eleganza esplosiva dello spionaggio in 007

Una gemma dell’universo dell’agente segreto più famoso del cinema. Interpretata dalla leggendaria Shirley Bassey, Goldfinger porta la firma orchestrale di John Barry e incarna tutto il fascino, il glamour e il pericolo della famosa saga.

Con i suoi ottoni maestosi, il tono sensuale e la teatralità della sua interprete è la definizione stessa di tema iconico.

Appena la sentite, sapete di essere nel mondo di James Bond. Immaginate l’intera saga, andate subito a comprare uno smoking, lo indossate e vi presentate ai provini per interpretare il nuovo Bond. James Bond.

4. Jaws Theme: la paura diventa musica

Dun-dun… dun-dun….La sentite l’ansia? L’angoscia e la sensazione di essere seguiti? Poche note. Due toni. Una paura primordiale vi assale, ma poco dopo vi rendere conto di essere ancora sulla terra ferma e ringraziate il cielo.

Il tema composto da John Williams per Lo squalo di Steven Spielberg. È uno dei motivi più riconoscibili di sempre. Prima del film.

Quelle semplici battute ripetute che anticipano la comparsa del predatore più temuto degli abissi, costruiscono la tensione meglio di qualsiasi effetto speciale. Una lectio magistralis di come la semplicità musicale possa diventare iconica ed evocare terrore e aspettativa.

5. L’energia pop di Gosthbuster che ha fatto epoca

Ghostbusters! Il brano di Ray Parker Jr., scritto per la commedia soprannaturale di Ivan Reitman, è diventato una delle colonne sonore più riconoscibili della cultura pop.

Nominata per l’Oscar come Miglior Canzone Originale, è una colonna sonora che trasforma una commedia comica in un’esperienza musicale collettiva.

Con il suo ritmo funky e il ritornello contagioso, Ghostbusters ha accompagnato gli acchiappafantasmi più goffi del cinema in mille avventure e fatto ballare generazioni di fan ancora oggi.

Quando la musica diventa la vera protagonista

Queste 5 colonne sonore rappresentano momenti in cui la musica non ha solo accompagnato il film, ma lo ha superato. Ognuna di queste canzoni, o temi, è diventata un simbolo culturale.

Perché, alla fine, le colonne sonore sono l’anima invisibile del cinema. Non la vedi, ma la senti. E quando sono fatte bene, restano per sempre.

Traccia bonus: Il cerchio della vita e la maestosità della natura (1994)

Composta da Sir Elton John e Tim Rice, The Circle of Life apre uno dei film d’animazione più amati di sempre, uno dei famosi film realizzati durate il Rinascimento Disney, epoca che ci ha regalato non pochi capolavori.

The Circle of life è la nostra traccia bonus nell’album delle migliori colonne sonore mai realizzate. I cori africani e la voce intensa di Carmen Twillie creano un’atmosfera sacra, che celebra la nascita, la crescita e il ciclo eterno della vita. Emozioni potenti e perfettamente ricreate nella versione italiana cantata da Ivana Spagna.

Questa colonna sonora è l’esempio perfetto di come sia possibile trasformare una semplice scena d’apertura in un rito cinematografico, capace di commuovere ancora oggi intere generazioni.

Valentina Tudisco

Tremendamente pignola e rompiscatole. Cresciuta a pane, Totó e rewatch compulsivi di Will&Grace. Gli anni ‘90 sono stati la mia strada, ma ho i synth anni ‘80 nel cuore e Jane Austen nell’animo. Oggi distillo tutto questo caos in copy e articoli di cinema.