Sono passati anni dalla fine di Game of Thrones, ma la serie continua a far parlare di sé. Intrighi, battaglie, colpi di scena, e anche momenti che nessuno aveva pianificato. Uno di questi è entrato nella storia del piccolo schermo: una scena completamente improvvisata, nata per caso, ma diventata una delle più iconiche di tutta la saga.
Quando il copione non basta
Durante le riprese della quarta stagione, gli attori erano immersi in una delle sequenze più intense della serie: il confronto tra Tyrion Lannister (Peter Dinklage) e il padre Tywin Lannister (Charles Dance), nel celebre processo per omicidio.
La scena doveva essere fredda, controllata, con Tyrion in difesa. Ma Dinklage, trascinato dall’intensità del momento, decise di cambiare tono, volume e ritmo, lasciando esplodere tutta la rabbia del suo personaggio.
Quelle parole, pronunciate con voce tremante e occhi lucidi, non erano nel copione. “Vorrei essere il mostro che credete che io sia!” una battuta nata dall’improvvisazione, che lasciò il set in silenzio.
La reazione del cast
Charles Dance, che interpretava il glaciale Tywin, non sapeva che Dinklage avrebbe modificato la scena. Per questo, la sua espressione di sorpresa, e quasi di disprezzo, è assolutamente autentica.
Secondo i membri della troupe, dopo la prima take si alzò un applauso spontaneo sul set. La regista Alex Graves decise di mantenere la versione improvvisata, dichiarando in seguito:
“Era il momento in cui Tyrion smetteva di essere un personaggio secondario e diventava una leggenda.”
Una scena che ha cambiato la percezione del personaggio
Fino a quel punto, Tyrion Lannister era visto come un uomo sarcastico, intelligente, ma sempre ai margini del potere. Con quella scena, diventa simbolo di ribellione, ingiustizia e verità.
La forza improvvisata di Dinklage non solo diede vita a uno dei monologhi più intensi della TV, ma contribuì anche a fargli vincere l’Emmy Award come Miglior Attore Non Protagonista.
Non era l’unica scena improvvisata di Game of Thrones
La serie HBO, famosa per la sua attenzione maniacale ai dettagli, ha dato ampio spazio alla libertà creativa degli attori.
Un altro momento nato per caso è la scena in cui Jon Snow accarezza per l’ultima volta il suo metalupo Ghost: il gesto non era previsto, ma Kit Harington lo fece d’istinto, e la produzione decise di lasciarlo.
Piccoli gesti, frasi improvvisate e scelte spontanee che hanno contribuito a rendere Game of Thrones una delle serie più umane e imprevedibili mai realizzate.
La magia dell’imprevisto
Forse è proprio questo il segreto della grandezza di Game of Thrones: non tutto era scritto.
In un universo di trame complesse e guerre per il potere, i momenti più memorabili sono nati dall’istinto, dall’emozione e dalla verità. E quella scena improvvisata da Peter Dinklage ne è la prova più grande.

