Durante il Lucca Comics & Games 2025, davanti alla piazza San Michele gremita di fan, Zerocalcare ha annunciato il titolo della sua nuova serie animata per Netflix: Due Spicci. Come da suo stile, la rivelazione è avvenuta in modo spontaneo e divertente, tra sketch improvvisati e scambi di battute con il pubblico. L’uscita della serie è prevista per il 2026.
La trama di Due Spicci resta ancora top secret, ma una certezza c’è: accanto a Zerocalcare tornerà Valerio Mastandrea, che ancora una volta presterà la voce all’inconfondibile Armadillo, la sua ironica e pungente voce interiore.
Il nuovo progetto segna la continuazione della collaborazione con Movimenti Production (parte del gruppo Banijay Kids & Family) e BAO Publishing, le stesse case di produzione che hanno affiancato Zerocalcare nelle sue opere animate precedenti. Anche questa volta, la serie sarà interamente scritta e diretta dall’autore romano, che prosegue così nel suo doppio ruolo di fumettista e regista.
Nuova collaborazione con Netflix

Due Spicci rappresenta il terzo capitolo della collaborazione tra Zerocalcare e Netflix, dopo il successo di Strappare lungo i bordi (2021) e Questo mondo non mi renderà cattivo (2023). La prima serie, vincitrice del Nastro d’Argento, Grandi Serie e del Globo d’Oro, esplorava con ironia e malinconia un percorso introspettivo. La seconda, invece, ampliava la prospettiva affrontando temi sociali e politici, raccontando il disagio e la complessità della vita nelle periferie.
Anche in Due Spicci ci si può aspettare di ritrovare quell’ironia tagliente e quello stile unico che hanno reso Zerocalcare una voce simbolo della sua generazione. Il trailer non è ancora stato rilasciato, ma l’attesa per la nuova serie è già iniziata.
Zerocalcare e la filosofia di vita di Straight Edge
Zerocalcare segue la filosofia di vita Straight Edge, basata sull’astensione totale da alcol, fumo, droghe e relazioni occasionali. Questo movimento nacque negli anni Ottanta all’interno della scena hardcore punk e fu ideato da Ian MacKaye, membro dei Minor Threat. Il termine “Straight Edge” deriva proprio dal titolo di una loro canzone.
Zerocalcare ha sempre parlato apertamente di questo suo stile di vita, spesso anche nei suoi fumetti, ma col tempo ha mostrato una certa stanchezza nel dover continuamente spiegare le ragioni di questa scelta. In fondo, come direbbe lui, annamose a pija’ un gelato.
Prima di Netflix Zerocalcare è andato anche al cinema

Strappare lungo i bordi non rappresenta il primo passaggio di Zerocalcare dal fumetto allo schermo. Qualche anno prima, infatti, era uscito al cinema La profezia dell’armadillo, adattamento live action del suo graphic novel d’esordio. Il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, nonostante le aspettative iniziali, finì però presto nel dimenticatoio.
La profezia dell’armadillo metteva in luce tutti i limiti dell’adattamento live action: l’uso di attori in carne e ossa non riusciva a rendere davvero il ritmo serrato, le sovrapposizioni di livelli narrativi e il flusso mentale tipico dei fumetti di Zerocalcare. Non a caso, l’autore si è poi smarcato dal progetto. Pur essendo presente alla Mostra del Cinema di Venezia come disegnatore, non partecipò all’anteprima del film, segnando così una certa distanza dall’operazione.
Non è chiaro se si sia trattato di una sua decisione o se sia stato tenuto ai margini del progetto, ma è certo che il suo primo incontro con il cinema non è andato come sperato. Al contrario, durante la promozione di Strappare lungo i bordi, dove ha seguito ogni fase creativa con grande coinvolgimento, il suo approccio è stato completamente diverso.
L’importanza di Zerocalcare all’estero

Ecco una curiosità che forse in pochi conoscono. Nonostante il suo marcato accento romano, spesso oggetto di critiche superficiali, e la sua capacità di raccontare con autenticità la precarietà e le incertezze dei trentenni italiani, Zerocalcare non è un fenomeno confinato al solo panorama nazionale. Al contrario, la sua poetica e il suo stile hanno trovato risonanza anche oltre i confini italiani.
Del resto, le opere di Zerocalcare hanno superato i confini italiani, trovando spazio anche nelle pubblicazioni internazionali. Non sorprende quindi che Strappare lungo i bordi abbia conquistato anche il pubblico straniero. Grazie alla diffusione globale garantita da Netflix, il linguaggio dell’autore romano si è rivelato universale, capace di parlare a tutti. Lo dimostrano non solo gli ottimi risultati ottenuti all’estero sulla piattaforma, ma anche le recensioni entusiastiche, in particolare dagli Stati Uniti, dove la serie è stata definita brillante, ironica e sorprendentemente profonda.
Uno dei riconoscimenti più significativi è arrivato dalla rinomata testata IndieWire, che ha elogiato Strappare lungo i bordi definendola “uno degli esempi più riusciti di come entrare nella mente di una persona possa trasformarsi in un’esperienza straordinaria”.
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