“40 Secondi” in uscita il 19 novembre e altri 5 film su fatti di cronaca.

40 Secondi il film sul fatto di cronaca in cui ha perso la vita Willy Monteiro al cinema dal 19 novembre

Il 6 settembre 2020 un fatto di cronaca nera ha sconvolto il nostro paese, Willy Monteiro perde la vita in 40 Secondi a causa di un pestaggio. 40 secondi raccontati nel film di Vincenzo Alfieri in uscita questo 19 novembre.

Tratto dall’omonimo romanzo di Federica Angeli, 40 Secondi ripercorre gli attimi che hanno preceduto la morte di Willy Monteiro a causa di un pestaggio avvenuto la notte del 6 settembre 2020 a Colleferro, un piccolo comune della provincia romana, per mano di tre ragazzi già conosciuti nella zona per i loro comportamenti violenti.

Vincenzo Alfieri – già molto attivo come attore e regista per cinema, TV e web series- dirige un cast molto vario tra giovani talenti e nomi affermati tra cui troviamo: Maurizio Lombardi, Francesco Gheghi, Sergio rubini e Francesco Di Leva. 40 Secondi è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma il 15 ottobre.

La dinamica

Nel piccolo comune di Colleferro è un sabato sera come gli altri, la piazza centrale è piena di locali e ragazzi che vivono la movida. Uno screzio tra due giovani degenera velocemente in minacce e schiaffi, una fiamma che dovutamente alimentata diventa un incendio. Intervengono tre personaggi “particolari” del vicino comune di Artena già noti per precedenti di pestaggi e spaccio, due di loro Gabriele e Marco Bianchi praticano MMA che utilizzano nel posto più sbagliato che possa esistere: fuori dalla palestra!

Willy aveva appena finito di lavorare e raggiunge gli amici nella piazza della movida, interviene per difendere un suo amico in difficoltà. Buone intenzioni e uso improprio di tecniche di combattimento, come potrebbe finire? Willy riceve un potente calcio assestato al torace, una crepa al cuore e smette di respirare. 40 Secondi, meno di un minuto mette fine alla vita di un ragazzo di 21 anni.

Questo episodio e la violenza perpetrata ha scosso notevolmente l’opinione pubblica, il vero problema è che in questi casi si tende a perdere di vista la vita spezzata e ci si concentra su chi l’ha spezzata, si è parlato tanto dello stile di vita dei fratelli Bianchi ed erroneamente è stata demonizzata la disciplina che praticavano. Una macchina fotografica non è un’arma ma può diventarla, dipende da chi e come la usa.

Usare una disciplina come l’MMA in modo indisciplinato è un’arma.

5 film e mini-serie su fatti di cronaca da recuperare

  • Stranizza d’amuri : Liberamente ispirato ad un tragico fatto di cronaca avvenuto in Sicilia nel 1980 basato sulla profonda “amicizia” tra due ragazzi malvista da tutti a causa dei pregiudizi. Esordio alla regia di Giuseppe Fiorello. Disponibile su Raiplay
  •  Un uomo per bene: Disponibile su Youtube. Il calvario giudiziario del giornalista e presentatore Enzo Tortora interpretato da Michele Placido. Una macchia della giustizia italiana. (da vedere anche la fiction Rai Dove eravamo rimasti, che propone un resoconto più accurato e largo della vicenda)
  • Yara: oltre ogni ragionevole dubbio disponibile su Netflix è una ricostruzione della scomparsa e omicidio di Yara Gambirasio avvenuto a Brembate di Sopra.
  • Per Elisa-Il caso Claps la scomparsa di Elisa Claps nei primi anni 90 rimasta sepolta per anni sotto le macerie dell’omertà e l’indifferenza. Una buona produzione Rai disponibile sia un Raiplay che su Netflix
  • Avetrana-Qui non è Hollywood il più intricato mediatico caso di cronaca degli ultimi anni, Sarah Scazzi scomparsa e rinvenuta senza vita in un pozzo un mese dopo. Se ne sono dette di ogni su questa serie che ha diviso nettamente le opinioni e proprio per questo motivo è da vedere assolutamente, solo su Disney+

I film sui fatti di cronaca ci permettono di vedere il lato più umano di queste tragedie, attraverso le immagini abbiamo la possibilità di entrare nell’intimo dramma umano di tutte le persone coinvolte. Non sono realtà lontane e distaccate ma che possono succedere a chiunque e magari potrebbero rappresentare un mezzo per evitare che accadano ancora accrescendo una consapevolezza umana e sociale.

Danilo Montagnino

Danilo "Dano" Montagnino. Classe 1986. Sono un bassista, arrangiatore e sceneggiatore. Il mio lavoro si concentra per lo più in teatro e mi piace "succhiare il midollo stesso della vita" attraverso i film che sono la parte più importante del tempo che dedico a me stesso concentrandomi maggiormente sulle emozioni e le colonne sonore.