Landman è davvero il nuovo Yellowstone? È la domanda che viene naturale chiedersi… La serie creata da Taylor Sheridan ha scatenato un’ondata di paragoni perché racconta un’America ruvida, complessa e sospesa tra mito e modernità proprio come fece Yellowstone. Fin dalla prima puntata, il pubblico ha riconosciuto quell’atmosfera da frontiera che Sheridan porta con sé in ogni suo progetto.
Perché Landman conquista il pubblico

Landman ha saputo attirare l’attenzione degli spettatori grazie ai suoi personaggi forti e ai conflitti che riflettono tensioni reali. La lotta per il potere, la sopravvivenza e la fortuna nel Texas occidentale crea una narrazione intensa e avvincente. Non è un clone di Yellowstone, ma molti spettatori percepiscono lo stesso spirito, quello della frontiera moderna dove tradizione e ambizione si scontrano.
Stile e atmosfera: il richiamo a Yellowstone

Pur cambiando ambientazione, Landman richiama Yellowstone nel modo in cui rappresenta il potere e la solitudine dei protagonisti. Le terre aride del Texas e i coyotes simbolici ricordano i lupi di Yellowstone, mentre i dialoghi secchi e le tensioni familiari riportano lo spettatore all’universo narrativo tipico di Sheridan. Il richiamo è evidente, ma la serie mantiene la propria identità e originalità.
Differenze tra le due serie di Taylor Sheridan
Landman non è un ranch drama. Qui la frontiera è rappresentata dal petrolio e dai giochi economici, non dalla difesa della terra. I protagonisti sono roughnecks, broker e manager che cercano fortuna tra giacimenti e contratti milionari. Se Yellowstone narrava la battaglia per il territorio, Landman esplora la lotta per il suo valore economico. È un western moderno, più duro e meno romantico, che riflette una frontiera diversa, ma altrettanto feroce.
Il successo di Landman e l’arrivo della seconda stagione
Grazie all’accoglienza positiva del pubblico, Paramount Plus ha già confermato Landman per una seconda stagione. La serie continua a crescere come fenomeno televisivo, consolidando la sua posizione accanto a Yellowstone. Non è un sostituto, ma un’eredità narrativa: un’opera che riprende gli elementi vincenti di Sheridan e li trasforma in qualcosa di nuovo, con la stessa intensità e capacità di coinvolgere lo spettatore.
In fondo, Landman non è il nuovo Yellowstone, ma ne raccoglie lo spirito: è la frontiera americana vista attraverso occhi moderni, tra ambizione, conflitti e paesaggi che tolgono il fiato. Per chi cerca dramma, adrenalina e personaggi che non si piegano, la serie è un appuntamento da non perdere, soprattutto ora che la seconda stagione promette di alzare ancora di più la posta in gioco.

