Dopo l’uscita di F1, il film diretto da Joseph Kosinski con Brad Pitt protagonista, una domanda sta accendendo la curiosità degli appassionati di cinema e motori: ci sarà un sequel? Il progetto, nato dalla collaborazione con la Formula 1 e realizzato con un approccio quasi documentaristico grazie all’uso di vetture modificate e riprese in gara reale, ha creato un hype senza precedenti. Ma il futuro del franchise non è ancora stato definito.
Perché un sequel sarebbe possibile

Diversi elementi fanno pensare che un F1 2 non sia un’ipotesi da scartare:
1. Un universo narrativo appena aperto
La storia del veterano Sonny Hayes e del giovane talento Joshua Pearce lascia spazio a nuove dinamiche sportive e personali. Il finale del primo film, pur essendo conclusivo, mantiene alcuni fili lasciati volutamente aperti.
2. Il grande investimento della produzione
Apple ha messo in campo un budget da blockbuster e il supporto diretto della Formula 1. Se il film dovesse rivelarsi un successo commerciale e di pubblico, sarebbe naturale valutare un sequel.
3. Crescente interesse verso i film a tema motorsport
Il pubblico ama le storie ad alta adrenalina legate al racing, come dimostrato dal successo di Rush, Ford v Ferrari e dalle docuserie come Drive to Survive. Un sequel sfrutterebbe un momento d’oro per il genere.
Cosa potrebbe raccontare il sequel
Un eventuale F1 2 potrebbe:
- seguire una nuova stagione di gare, mostrando l’evoluzione dei rapporti tra i protagonisti;
- mettere al centro rivali emergenti, con un cast ampliato;
- esplorare le sfide manageriali e tecnologiche tipiche della Formula 1 moderna;
- raccontare il tramonto di una carriera e la nascita di un’altra, tema molto amato dal pubblico.
Le parole di Lewis Hamilton

Lewis Hamilton, che figura tra i produttori del film, ha messo in guardia: non vuole affrettare un eventuale seguito. Ha ricordato che la produzione del primo film è durata quattro anni, ed è convinto che il tempo di riflessione sia necessario per non rovinare il progetto con un sequel frettoloso.
Secondo Hamilton, spesso i sequel, se spinti troppo in fretta, sono inferiori al primo capitolo.
Per il pubblico appassionato di motori e cinema, la prospettiva è eccitante: non solo potremmo rivedere personaggi amatissimi, ma anche esplorare nuovi orizzonti nelle corse. Dobbiamo solo aspettare e vedere se il motore del sequel si accenderà davvero.

