Stuart Fails To Save The Universe: è il titolo del nuovo spin-off di The Big Bang Theory. Per la prima volta, il franchise, si spinge oltre la fine della serie originale.
Dopo Young Sheldon, che ripercorre tutte le tappe dell’infanzia del nerd più amato dal pubblico, e dopo Georgie & Mandy’s First Marriage che segue la vita del fratello maggiore dopo la partenza di Sheldon per il CalTech, arriva ora uno spin-off interamente dedicato a Stuart Bloom, personaggio secondario della serie ma sorprendentemente ricco di potenziale narrativo.
Trama e anticipazioni
Come già rivelato, la storia si incentrerà sul proprietario del negozio di fumetti visto nella serie originale. Kevin Sussman tornerà a interpretarlo ma non sarà l’unico volto familiare a tornare in scena. Sarà infatti affiancato da:
- Lauren Lapkus, ovvero Denise, la fidanzata di Stuart.
- Brian Posehn, il geologo dell’università, Bert
- John Ross Bowie, cioè il fastidioso fisico rivale di Sheldon, Barry Kripke

Sarà dunque un ritorno a Pasadena! La vicenda ruoterà attorno a Stuart che, dopo aver danneggiato per errore un dispositivo creato da Sheldon e Leonard e aver scatenato un Armageddon multiversale, dovrà rimboccarsi le maniche per rimettere insieme i pezzi della realtà. Affiancato da Denise, Bert e Barry si imbarcherà in un viaggio tra universi paralleli, con la possibilità tra l’altro di imbattersi in versioni alternative dei personaggi storici della serie.
Un genere ibrido che incuriosisce
E’ quindi palese che Chuck Loore, Bill Prady e Zak Penn, stanno trasformando, questo capitolo del franchise, da semplice sitcom a un Sci-Com: una commedia fantascientifica.
Una scelta certamente rischiosa, che ha anche sollevato dubbi e perplessità tra i fan, ma anche una porta spalancata verso un’evoluzione narrativa infinita. Per la produzione, introdurre elementi fantascientifici nel proprio repertorio, equivale a poter “giocare” con la storia come mai prima d’ora, spingendo la commedia tutte le direzioni possibili.
In un contesto dove l’unico limite è la creatività – e Chuck Loore, in questo, ha dimostrato più volte di non averne affatto – le possibilità diventano realmente illimitate.
Tuttavia potrebbe esserci la possibilità che la narrazione, da sempre rimasta fedele al “realismo”, potrebbe essere in realtà tutto frutto dell’immaginazione dello stesso Stuart. Una delle poche spiegazioni ragionevoli per giustificare un cambio di genere cosi drastico.
Nel corso delle stagioni passate in The Big Bang Theory, ci siamo imbattuti spesso, nella figura di Stuart, immerso nei propri pensieri creando, con la propria fantasia, alcune delle scene più iconiche della serie.
In conclusione: lo spin-off che in molti gradiranno
Il successo di The Big Bang Theory, negli anni, ha spinto i fan a osservare ogni dettaglio e caratteristiche principali dei personaggi, curiosi di conoscerli fino in fondo. Stuart Bloom, in particolare, è uno di quelli.
Quel goffo, sfortunato e un po’ malinconico proprietario del negozio di fumetti ha sempre stuzzicato la curiosità dei fan. In molti hanno rimpianto il potenziale mai sfruttato di questo personaggio, ma dal 2026 (anno in cui è prevista l’uscita) però Kevin Sussman, avrà finalmente l’occasione di riportarlo sotto i riflettori, mostrando tutto il suo talento e dando al suo personaggio tutto lo spazio e il riconoscimento che merita.

