Undici ha 14 anni o 21? Come Netflix ingannerà il tuo cervello in Stranger Things 5

Stranger Things 5

Millie Bobby Brown è ormai una donna sposata, ma Undici è ancora una ragazzina. Come ci sono riusciti senza usare scorciatoie automatiche?

Siamo onesti: il 27 novembre, data di uscita della prima parte di Stranger Things 5, toccherà fare un piccolo sforzo. Perché la situazione anagrafica a Hawkins, dopo tutti questi anni, è “leggermente cambiata”.
Se avete aperto un social qualunque nelle ultime settimane, sapete di cosa parliamo: Millie Bobby Brown non è più una bambina prodigio, è una donna madre e sposata, cresciuta e maturata.

Gli altri ragazzi? Hanno spalle larghe, voci profonde, facce da adulti. Eppure, per copione, devono tornare a essere dei quindicenni spaventati, riprendendo la storia esattamente dove l’avevamo lasciata (cioè nel caos totale). Niente salto temporale comodo, niente “sono passati 5 anni”. Si riparte subito.

Undici ha 14 anni o 21? Come Netflix ingannerà il tuo cervello in Stranger Things 5
Millie Bobby Brown oggi. (Crediti: Getty for Netflix)

Quei primi 5 minuti della stagione finale

La conferma di questa sfida è arrivata proprio con l’anteprima che Netflix ha rilasciato per lo Stranger Things Day. La scena d’apertura non è ambientata nel presente, ma è un flashback che ci riporta alla notte della scomparsa di Will nel 1983.

Vediamo un Noah Schnapp (oggi ventunenne) che corre nel Sottosopra con il viso, la voce e il corpo di un bambino di 12 anni. Non è un vecchio filmato di repertorio: è una scena dove la tecnologia ha dovuto cancellare quasi dieci anni di crescita biologica.

Se il trailer ci mostra una Hawkins del 1987 in quarantena militare, con i protagonisti cresciuti e armati fino ai denti, quei primi cinque minuti servono a chiudere il cerchio emotivo. Ci trascinano via dall’azione militare per ributtarci nell’orrore claustrofobico della prima stagione. È una dichiarazione potente: questa stagione non sarà solo un blockbuster d’azione, ma un ritorno alle radici horror che ci hanno fatto innamorare della serie dieci anni fa.

I primi 5 minuti della stagione 5, condividi da Netflix sul suo canale Youtube.

​Il trucco c’è (ma non è quello che pensate)

Per mesi si è urlato (come sempre accade, spesso fraintendendo) al miracolo dell’Intelligenza artificiale, immaginando software magici capaci di piallare via gli anni in automatico con un click. Invece no, non è stato così. Shawn Levy, il produttore, aveva già messo le mani avanti in tempi non sospetti (interviste del 2023): niente AI generativa sui ragazzi.
Quindi? Quindi anche per Stranger Things 5 si lavora “alla vecchia maniera”.

Dietro questo risultato, c’è un lavoro di VFX artigianale, fotogramma per fotogramma. Immaginate una sorta di trucco fatto al computer: levigare la pelle, ammorbidire le mascelle troppo squadrate, cancellare l’ombra della barba che il trucco di scena non riesce a coprire del tutto.

“Bruciare soldi” per restare giovani

Cifre ufficiali Netflix non ne dà, ovviamente. Ma le voci di corridoio (e qualche report sui costi) parlavano già di 30 milioni a episodio. Per questo finale diviso in tre atti (Volume 1 in uscita il 27 Novembre, il volume 2 il 26 Dicembre, poi il gran finale a l’1 gennaio 2026), le stime sono ancora più alte.

Una fetta di quei soldi non serve solo per i mostri, Vecna o le esplosioni, ma solo per evitare che Mike sembri il fratello maggiore di sè stesso.
Non so voi, ma io credo che i primi cinque minuti ci sembreranno strani, quasi “finti”. Poi, se la storia regge, come ha sempre fatto splendidamente, smetteremo di contare le rughe d’espressione e torneremo a preoccuparci di Vecna.

Per saperne di più, prima di tornare ad Hawkins:

Elia Meleleo

Elia Meleleo (2001), studente di Scienze della Comunicazione. Amo Nolan, Interstellar e i film spaccacervello, analizzando tutto fino allo sfinimento. Sono logorroico, preciso, e questo è diventato il mio modo di raccontare cinema e serie tv: chiaro e senza perdere tempo.