Perché i cattivi nei film non hanno mai un iPhone: la verità sul rapporto tra Apple e Hollywood

Molti spettatori si chiedono perché i cattivi nei film non hanno mai un iPhone, mentre i protagonisti sì. La risposta sta in una serie di regole precise che Apple impone alle produzioni cinematografiche. L’iPhone nei film non è un semplice oggetto di scena, ma un simbolo che deve trasmettere valori positivi. Per questo motivo raramente viene affidato a personaggi moralmente ambigui o negativi.

Le linee guida di Apple e la questione dei personaggi negativi

La regola è diventata famosa quando il regista Rian Johnson ha spiegato che Apple presta volentieri i suoi prodotti, ma che i villain non possono usarli. L’ obiettivo è chiaro. Il marchio deve mantenere un immaginario coerente, elegante e aspirazionale. Per questo l’ iPhone nei film diventa quasi un sigillo di innocenza narrativa. Chi lo utilizza difficilmente appartiene alla categoria del cattivo.

Come questa scelta influenza la narrazione hollywoodiana

iPhone nei film

Questa restrizione ha un effetto inatteso, poiché Lil suo utilizzo nei film può trasformarsi in un indizio narrativo. Nei gialli, nei thriller e nei mystery, chi ha un iPhone tende a essere automaticamente escluso dal ruolo di antagonista. Un semplice dettaglio di scena diventa così un elemento strutturale della trama, capace di guidare inconsciamente lo spettatore.

Cosa usano allora i cattivi e perché?

Se i cattivi non possono avere un iPhone, cosa usano allora? Quasi sempre smartphone anonimi e privi di brand, spesso neri e senza logo. A volte vengono creati modelli fittizi per evitare implicazioni commerciali. L’ assenza di un marchio diventa una scelta stilistica che serve a mantenere mistero, ambiguità e neutralità visiva, qualità che si adattano perfettamente al ruolo del villain.

Il significato culturale

La domanda sul perché i cattivi nei film non hanno mai un iPhone racconta molto più della semplice gestione degli oggetti di scena. Rivela la connessione profonda tra industria cinematografica e branding. Ogni dettaglio inquadrato comunica valori, anche uno smartphone.

L’ iPhone nei film non è solo tecnologia, ma un segnale etico, narrativo e culturale che rafforza l’immagine del marchio e indirizza la percezione del pubblico, silenziosamente, sui bravi e sui cattivi!

Deborah Muratore

La mia passione per il cinema nasce da bambina, quando con mio padre organizzavamo serate a tema dividendo le settimane in categorie. Da allora non mi sono mai fermata, con un debole particolare per gli horror. Empatica e sempre sorridente, amo anche i cavalli, le persone genuine e la creatività in tutte le sue forme.