James Cameron contro Netflix: perché secondo il regista i film in streaming non dovrebbero concorrere agli Oscar

James Cameron torna al centro del dibattito sull’evoluzione del cinema contemporaneo. In una recente dichiarazione, il regista di Avatar e Titanic ha affermato che i film prodotti da Netflix – e più in generale quelli distribuiti direttamente in streaming – non dovrebbero essere considerati eleggibili per gli Oscar.
Un’opinione che riaccende una discussione che Hollywood porta avanti ormai da anni: qual è il confine tra cinema e contenuto digitale?

Il punto di Cameron: “Il cinema nasce nelle sale”

Secondo Cameron, l’esperienza cinematografica non può essere ridotta a un semplice prodotto da consumare sul divano. Il regista rivendica l’importanza della sala come luogo culturale, come spazio di condivisione e come parte integrante del linguaggio cinematografico stesso.

Per Cameron, dunque, un film che non passa per le sale non può competere ad armi pari con le opere pensate e realizzate per essere viste su grande schermo, dove regia, fotografia e sonoro vengono valorizzati secondo l’intento degli autori.

Il precedente Spielberg e la battaglia contro lo streaming

Steven Spielberg

Le parole di Cameron si inseriscono in un solco già tracciato da Steven Spielberg, che negli anni passati aveva espresso una posizione simile: lo streaming è un’altra categoria di intrattenimento, con regole e obiettivi diversi dal cinema tradizionale.

All’epoca, il bersaglio era soprattutto Netflix, accusata di “saltare le tappe” grazie a uscite limitate o quasi simboliche nelle sale, pur puntando ai massimi riconoscimenti dell’Academy.

Cameron sembra condividere questa linea di pensiero: l’Oscar dovrebbe premiare film nati per il cinema, non prodotti concepiti per piattaforme on-demand.

Cosa cambia per Netflix?

The Power of the Dog

Negli ultimi anni Netflix ha costruito una filmografia autoriale di grande peso — da Roma a The Irishman, fino a Maestro e The Power of the Dog.
Escludere questi titoli dalla corsa agli Oscar significherebbe ridefinire completamente il ruolo dello streaming nell’industria cinematografica.

Tuttavia l’Academy, almeno per ora, non sembra intenzionata a cambiare le regole: basta un’uscita limitata nelle sale per permettere ai film di concorrere.

Un dibattito destinato a continuare

Le parole di Cameron non sono semplici provocazioni. Arrivano in un momento in cui le sale cinematografiche stanno cercando di rialzarsi dopo anni difficili, mentre lo streaming continua a crescere e a modificare il modo in cui il pubblico guarda i film.

Federico Chiarenza

Scrivere, per me, è il modo più naturale di trasformare le passioni in qualcosa che arrivi agli altri: recensioni, approfondimenti, news, teorie e tutto ciò che ruota attorno a ciò che rende il cinema (e il mondo nerd) un posto in cui perdersi. Se un argomento mi accende, puoi star certo che gli dedicherò parole, cuore e un bel po’ di entusiasmo.