Accused – Sotto processo: Sky e NOW lanciano il procedural che rivoluziona il genere

Accused

Dall’11 novembre 2025, il panorama televisivo italiano si arricchisce di una proposta inedita: su Sky e in streaming su NOW debutta “Accused – Sotto processo”, una serie antologica che promette di ridefinire il genere procedural giudiziario. Dimenticate le tradizionali indagini che partono dal crimine; qui, l’azione si concentra sulle vicende che conducono al verdetto, ponendo lo spettatore direttamente di fronte a un giudizio etico e umano.

Un format rivoluzionario: dal verdetto al crimine

“Accused – Sotto processo” si distingue per la sua struttura narrativa innovativa. Ogni episodio, della durata di circa 44 minuti, è autoconclusivo e si focalizza su un nuovo imputato, presentando la storia non a partire dal reato commesso, ma dal momento in cui il protagonista si trova già sul banco degli accusati. Lo spettatore è invitato a ripercorrere la catena di eventi, scelte e circostanze che hanno portato a quella situazione, trasformandosi in una sorta di giurato chiamato a un immediato e complesso giudizio morale. Il format interroga i limiti dell’agire umano, esplorando la linea sottile tra legge ed etica personale.

Le origini di un successo internazionale

La serie affonda le sue radici in un’idea britannica pluripremiata: l’originale “Accused”, creata da Jimmy McGovern, vincitrice di un International Emmy. La versione che arriva in Italia è un adattamento di quella americana, curata da Howard Gordon, mente creativa dietro successi come “Homeland” e “24”. Questo pedigree autoriale garantisce un’elevata qualità narrativa e una profonda capacità di esplorare temi complessi.

Storie che interrogano l’attualità

“Accused – Sotto processo” non teme di affrontare le sfide più attuali e dibattute della società. Attraverso le sue vicende, la serie solleva interrogativi su temi quali la sanità, l’identità, le nuove tecnologie, le disuguaglianze sociali e il punto di incontro – o di scontro – tra il sistema legale e la responsabilità individuale. Ogni episodio diventa un esercizio di empatia critica, invitando il pubblico a sospendere il giudizio e a considerare tutte le sfaccettature di una verità che, per sua natura, è sempre mediata e raccontata.

Un cast di talenti e regie d’autore

La serie è anche un laboratorio di inclusione e autenticità, con episodi che vedono alla regia talenti come Marlee Matlin (che dirige “Ava’s Story”, incentrato su una madre surrogata sorda e le sue scelte sanitarie) e Billy Porter (alla guida di “Robyn’s Story”, che indaga lo stigma attraverso la storia di un insegnante che si esibisce in drag). Il cast a rotazione include nomi di spicco come Michael Chiklis, Abigail Breslin, Margo Martindale, Molly Parker, Wendell Pierce, Rachel Bilson, Keith Carradine e Betsy Brandt, garantendo performance emotive e intense in ogni “mini-film” da 44 minuti.

Successo di critica e pubblico oltreoceano

Negli Stati Uniti, “Accused” ha debuttato su FOX riscuotendo un notevole successo di pubblico, con oltre 11,3 milioni di spettatori in visione differita, registrando la miglior partenza per un drama FOX in tre anni. La critica ha riconosciuto la forza della formula, evidenziando come la struttura antologica consenta una flessibilità narrativa e uno “star power” che rendono le storie avvincenti e stimolanti. Nonostante alcune recensioni miste, gli episodi più riusciti sono stati ampiamente elogiati per la loro capacità di innescare dibattiti immediati sui temi sollevati. Un successo che ha portato al rinnovo per una seconda stagione (già trasmessa negli USA da ottobre 2024). In Italia, la prima stagione sarà composta da 15 episodi.

Cosa aspettarci

“Accused – Sotto processo” si configura come una serie destinata a far discutere, offrendo non solo un’esperienza di intrattenimento, ma anche una profonda riflessione sulla natura della giustizia e della responsabilità umana. Con la sua formula innovativa e un cast di alto livello, l’appuntamento su Sky e NOW dall’11 novembre 2025 promette di incollare gli spettatori allo schermo, invitandoli a indossare i panni della giuria in un processo che va oltre l’aula di tribunale.

Umberto Caiazzo

Scrivere è da sempre il mio modo naturale di esprimermi e di confrontarmi con il mondo. Appassionato compulsivo di Film, serie Tv e qualunque contenuto inerente al mondo del cinema. Nerd dalle scuole medie, sempre interessato a far sapere la propria opinione e soprattutto sapere quella degli altri!