Si è spento a 68 anni a Roma l’autore di “Naja”, “Uomini senza donne” e “Caravaggio”.
Il mondo dello spettacolo italiano piange la scomparsa di Angelo Longoni, regista, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore, deceduto a Roma all’età di 68 anni. La notizia è stata comunicata dalla moglie, l’attrice Eleonora Ivone .

Una carriera tra teatro, cinema e televisione
Nato a Milano il 19 ottobre 1956, Longoni si è formato alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Ha iniziato la sua carriera come attore, per poi dedicarsi alla scrittura e alla regia. Tra le sue opere teatrali più note si annoverano “Naja” e “Uomini senza donne”, successivamente adattate per il cinema e la televisione .
In ambito televisivo, ha diretto la miniserie “Caravaggio” con Alessio Boni e, più recentemente, “Noi Giuda” con Massimo Ghini . La sua filmografia comprende anche titoli come “Facciamo fiesta” e “Non aver paura” .
Fondatore del Cendic e impegno nella drammaturgia
Longoni è stato anche il fondatore del Cendic (Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea), contribuendo attivamente alla promozione della scrittura teatrale italiana contemporanea .
L’ultimo romanzo: “Destino”
Il suo ultimo romanzo, intitolato “Destino”, sarà pubblicato postumo da Giunti Editore il 15 maggio prossimo. Nel libro, Longoni riflette sul senso della vita e della morte, scrivendo:
“Il mondo è pieno di gente in salute che muore prima di un malato al quale non si darebbe più nessuna chance di sopravvivenza. Quanto possa durare la vita di ognuno dipende da uno schioccare di vita, da una distrazione in autostrada, da un piede messo in fallo, da una giornata piovosa, da un treno perso, da una coronaria costruita ed altri casi fortuiti. Non è sempre la gravità di una malattia a uccidere, ma il destino.”
Una vita tra arte e famiglia
Angelo Longoni lascia la moglie Eleonora Ivone e tre figlie: Margherita, Stella e Beatrice . I funerali si terranno mercoledì 23 aprile alle ore 12 presso la Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma .
Con la sua scomparsa, il panorama culturale italiano perde una figura di grande rilievo, capace di raccontare con sensibilità e profondità le sfumature dell’animo umano attraverso il teatro, il cinema e la televisione.
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