Chalamet mira agli Oscar con Marty Supreme, un viaggio tra ping pong e la New York contemporanea

Il divo di Hollywood Timothée Chalamet all’apice della sua carriera cinematografica da attore potrebbe essere vicino al suo primo Oscar. Il 22 gennaio 2026 uscirà nelle sale italiane Marty Supreme, e il leggendario Paul Atreides di Dune questa volta dovrà vestire i panni di un giovane pongista nella New York degli anni ’50.

I fan di Chalamet sono in fibrillazione sin dall’annuncio del film, Chalamet stesso ha dichiarato che per questo film ha preso per 6 anni lezioni private di Ping Pong per calarsi il più possibile nel suo ruolo. E ora in merito alla sua performance attoriale, dopo le proiezioni di alcune anteprime, si sta già parlando del suo primo Academy Award.

The Safdie Brothers

Alla regia del film ci sarà Josh Safdie, fratello di Benny Safdie. I due fratelli Safdie si sono fatti notare dalla critica specializzata nel lontano 2017, con il film Good Time. Un thriller adrenalinico che vede come protagonista un giovane criminale, interpretato da Robert Pattinson, che convince il fratello affetto da disabilità a compiere una rapina. Il duo di registi newyorkesi, dopo l’accoglienza positiva del loro heist movie, arriva su Netflix con il film Diamanti grezzi. Quest’ultima opera li porta all’attenzione del grande pubblico generalista, facendo classificare il film che ha come protagonista Adam Sandler tra i migliori film usciti nel 2019. Dopodiché i due decidono di prendere strade differenti optando per una carriera in solitaria.

Lo Stile dei Safdie Brothers

I fratelli Safdie si dimostrano estremamente capaci nella direzione degli attori. Lo dimostra il film diretto da Benny, attualmente nelle sale, The Smashing Machine con protagonista Dwayne “The Rock” Johnson nelle vesti del mitico lottatore Mark Kerr agli albori della UFC. Anche per Dwayne Johnson si parla di un possibile premio Oscar, la sua interpretazione è stata lodata come una delle migliori dell’anno. Le vicende dei loro film si svolgono in una metropoli disagiata, caratterizzata da povertà e disagio sociale, che è molto spesso la città di New York, città natale dei due registi. Personalità disturbate e tormentate da sogni ambiziosi sacrificano tutto ciò che hanno per inseguire i loro obiettivi, anche i propri familiari.

Marty Supreme

L’interesse di Josh Safdie per il tennis tavolo è nato durante la sua giovinezza, poiché i suoi nonni ospitavano spesso a casa loro “eccentrici personaggi ebrei immigrati dal Lower East Side” che praticavano questo sport. Nel 2018, sua moglie e produttrice esecutiva del film, Sara Rossein, acquistò una copia dell’autobiografia del tennista Marty Reisman del 1974, The Money Player, per regalarla al marito pensando che Safdie l’avrebbe apprezzata. Safdie era in contatto con Timothée Chalamet, che aveva conosciuto l’anno precedente a una festa in cui la star di Chiamami col tuo nome fingeva di essere sotto l’effetto di acidi, e gli presentò il progetto sottolineando le somiglianze fisiche tra Reisman e l’attore. Chalamet accettò il ruolo e iniziò a prendere lezioni di ping pong quello stesso anno.

Il film si preannuncia essere una perla imperdibile, non solo per i cinefili seguaci dei due registi newyorkesi, ma soprattuto per i fan di Timothée Chalamet che ha promesso ai microfoni del SAG Awards di voler entrare nella storia. Da anni il giovane divo di Hollywood sta entusiasmando pubblico e critica con le sue performance in progetti di alto livello. Sarà Marty Supreme a consacrare la carriera di Timothée Chalamet?

Antonio Guercio

Sono da sempre un appassionato di storie. Scrivere per me è un piano superiore per apprezzare l'arte. Scrivere di libri, cinema, musica, videogiochi, fumetti, eventi mi permette di andare oltre la semplice esperienza immediata. Qualcuno ha chiamato il cinema "il regno delle ombre" ma per me è il medium che più di tutti riesce a illuminare. Cultore devoto e di ogni film A24 e NEON. Fedele discepolo di Martin Scorsese, Edgar Wright, Guillermo del Toro, Hideo Kojima, Murakami Haruki. Cinefilo da fuori orario.