Buen Camino uscirà nelle sale il 25 dicembre ,anticipato due settimane fa dal trailer, Checco Zalone lascia sotto l’albero il suo personale regalo di Natale.
Lo stile irriverente di Checco Zalone è noto a tutti, ma ci vuole una grande cultura per riuscire a far ridere il pubblico e allo stesso tempo farlo riflettere. Già dalle prime performance a Zelig si poteva vedere la stoffa del comico pugliese, un genere di comicità esasperata dal massacro della lingua italiana che accompagna contenuti e tecniche musicali degne di attenzione.

Checco Zalone può anche essere ignorante e tamarro, ma Luca Medici (vero nome del comico) è un attento osservatore del mondo che lo circonda, lo porta in scena, lo esagera, lo ridicolizza ma in realtà lo interpreta in modo molto veritiero. Il suo nome d’arte già lo dice: è un gioco di parole ricavato dall’espressione pugliese “che cozzalone” che identifica una persona rozza, cafona, ignorante.
Una persona normale che cerca di emergere, ma mossa sempre da un animo buono e semplice, questa è la vera identità del personaggio. Disposta a spostarsi, a credere nelle promesse, a impegnarsi per chi vuole bene, a reinventarsi ma che spesso si scontra con la realtà delle differenze tra Nord e Sud, le differenze di classe e gli stereotipi.
Chi è Luca Medici/Checco Zalone?

Laureato in giurisprudenza ha però la passione per lo spettacolo e per la musica, si avvicina al jazz e frequenta i laboratori di cabaret di Zelig.
Il successo al grande pubblico arriva durante i mondiali del 2006, vinti dall’Italia, pubblicando il brano Siamo una squadra fortissimi diventando così un volto sempre più presente nelle puntate di Zelig con le sue parodie.
Le sue performance musicali sono sempre precedute da sketch impregnati di doppi sensi, allusioni e battute sgrammaticate, ma esilaranti per il pubblico
Il cinema di Checco Zalone
L’esordio al cinema è quasi obbligatorio per un artista come lui, probabilmente i tempi televisivi non gli permettevano di esprimersi al 100%. In passato abbiamo assistito a molti comici approdati al cinema e in questi casi non esistono vie di mezzo: Brillante successo o Flop catastrofico.

Cado dalle Nubi è il primo lavoro di Checco Zalone per il cinema, un successo incredibile al botteghino nel 2009 (14 milioni di euro). Porta sullo schermo il personaggio che lo ha reso famoso deciso a lasciare la sua Puglia per raggiungere il successo. In questo primo lavoro possiamo vedere la ridicolizzazione degli stereotipi culturali, razziali e di genere attraverso l’approccio ingenuo di Checco.
Altro successo, due anni dopo. Che Bella Giornata in cui, al contrasto culturale tra nord e sud sempre presente, si affrontano altri temi caldi come il sistema delle raccomandazioni (altro stereotipo italiano), le “ridicole” missioni di pace e il delicato tema del fanatismo religioso che Checco riesce a disinnescare con la sua solita “beata ignoranza”.

In Sole a Catinelle entra in gioco l’italiano medio che vive al di sopra delle sue possibilità ricorrendo all’Italian Dream Rateizzato per sentirsi parte dei ceti sociali più alti, ma che ha comunque permesso di scoprire un legame affettivo padre-figlio che supera le barriere materiali.
Quo Vado? rappresenta forse la denuncia più forte e mirata, una potente critica alla sacralità del posto fisso e alle differenze tra nord, sud ed estero senza dimenticare la caricatura alla classe dirigente e politica. Insieme a Sole a Catinelle è il film col più alto incasso.

Tolo tolo è il debutto alla regia di Checco Zalone (già sceneggiatore nei precedenti film) e riprende il filone della satira politica attraverso lo sbeffeggiamento del populismo e del “finto buonismo” spesso anticamera di stereotipi e violenza. Un ribaltamento del punto di vista con scene comiche e per la prima volte seguite da sequenze crude di guerra.
Cosa aspettarsi da Buen Camino?
In questo sesto film Checco è l’erede di una facoltosa famiglia produttrice di divani: ville lussuosissime, un esercito di camerieri filippini, una modella messicana come compagna, feste in yacht, niente lavoro… Uno dei tanti “Gianluca Vacchi” che possiamo trovare nei social.

Non gli manca proprio niente… a parte la figlia minorenne scomparsa senza lasciare alcuna traccia, con metodi non proprio puliti riesce a scoprire che Crystall è partita per la Spagna per percorrere il Cammino di Santiago attraverso 800 km a piedi.
Tra gag e battute dissacranti quello che sicuramente possiamo aspettarci è una storia emotivamente profonda, proprio come i film precedenti. Checco Zalone ha la capacità di utilizzare luoghi e storie come metafore per farci interrogare sulle nostre vite, sicuramente è quello che succederà nel suo ultimo lavoro.
Nessuno può avere l’ardire di paragonare Checco Zalone ai grandi pilastri della comicità come Totò, Charlie Chaplin o Jerry Lewis; ma loro come tanti altri hanno in comune una profonda intelligenza culturale ed emotiva che è l’unica chiave per aprire le porte di sé stessi e del mondo che ci circonda.

