Dracula-L’amore perduto: tanto romance e poco “mordente”.

Dracula-L’amore perduto: tanto romance e poco “mordente”.

Il nuovo film di Luc Besson non convince del tutto, “Dracula” la love story gothic che affascina il pubblico da un secolo ha visto le più svariate interpretazioni. La domanda è: Qual è il confine accettabile tra “rilettura” e “liberamente tratto”?

Dracula – L’amore perduto (come sicuramente tutti sanno) narra la storia del principe Vlad di Valacchia. Lo scenario è la Transilvania del XIV° secolo, Vlad deve affrontare la minaccia dell’esercito Ottomano, durante la battaglia finale rimane uccisa Elisabeta, unica ragione di Vita del principe Vlad il quale accecato dall’ira maledice Dio trasformandosi nella creatura ematofaga che conosciamo.

Sia il regista Luc Besson che il cast, nelle varie interviste, hanno sempre chiarito che il film sia effettivamente incentrato sulla storia d’amore dannato che attraversa “gli oceani del tempo”, quindi chiunque l’abbia visto o ha intenzione di vederlo è avvertito. Questo basta per giustificare le scelte di regia e di narrazione attuate?

Dracula-L’amore perduto: tanto romance e poco “mordente”.

I punti forti

La fotografia è davvero eccellente, colori vividi anche nelle tonalità più fredde, Colin Wandersman riesce davvero a immergere lo spettatore dentro gli scenari dalle stanze del castello ai panorami della Transilvania.

Colonna sonora molto curata, per gli ascoltatori più attenti si percepiscono elementi melodici ispirati alle musiche di Dracula di Bram Stoker; in molte scene Danny Elfman ( alter ego musicale di Tim Burton, ha scritto le musiche per i vari Batman degli anni 90 e per Nightmare Before Christmas).

Cast composto da fuori classe:

  • Caleb Landry Jones con i suoi tratti somatici ha contribuito a fissare una nuova idea visiva del vampiro, niente da dire sulle sue capacità attoriali di portare in scena un “buon” cattivo.
  •  Zoe Sidel, nel doppio ruolo di Elizabeta/Mina è una bellezza non convenzionale che favorisce realtà ai due personaggi.
  • Christoph Waltz è un “nonbendichiaratoVan Helsing riesce a dare ai suoi personaggi leggerezza e profondità, una vera colonna del cinema.
  • L’italiana Matilda De Angelis pur essendo talentuosa risulta un po’ debole, come per la Sidel, a confronto con gli altri nomi.

Con grande sorpresa si possono trovare anche dei momenti che sconfinano nella commedia, ad esempio il dialogo tra il pluri-ottuagenario Dracula e l’incredulo Jonathan Harker.

Punti deboli

La sfida del “liberamente tratto” presenta sempre molti rischi, da un lato non sempre le reinterpretazioni vengono comprese dal pubblico a primo impatto, d’altro canto si pretende troppo dal pubblico. Nelle trasposizioni cinematografiche si sa che la storia viene incentrata sulla storia d’amore tormentato tra Dracula e Mina, in Dracula – L’amore perduto viene forse esasperato.

Un Dracula più sdolcinato che tormentato, una Mina totalmente schiava degli eventi e delle scelte di tutti i personaggi. Si potrebbe anche accettare.

Se a questo aggiungiamo un inspiegabile svolgimento della storia a Parigi piuttosto che a Londra, l’unica motivazione potrebbe essere un “invadente patriottismo” di Luc Besson; l’assenza delle spose di Dracula sostituite da una forzata presenza di gargoyle/wrestler che si rivelano alla fine bambini pelati e un rallentamento dell’intreccio nella seconda parte del film che avrebbe giovato il film di almeno mezz’ora in meno; tutto ciò ci pone nella condizione di chiederci se valga la pena di vederlo il sabato sera in una sala Isens.

Dal precedente emozionante Dogman, nel quale Caleb Jones e Luc Besson formano un duo incredibile, ci si aspettava davvero quel qualcosa in più che non si riesce mai a spiegare a parole, proprio perché guardiamo film per emozionarci e le emozioni non posso essere spiegate. Un buon tentativo: senza infamia e senza lode.
 

Danilo Montagnino

Danilo "Dano" Montagnino. Classe 1986. Sono un bassista, arrangiatore e sceneggiatore. Il mio lavoro si concentra per lo più in teatro e mi piace "succhiare il midollo stesso della vita" attraverso i film che sono la parte più importante del tempo che dedico a me stesso concentrandomi maggiormente sulle emozioni e le colonne sonore.