A quattro mesi di distanza dal primo ciak le sabbie di Arrakis si sono finalmente quietate e arriva la notizia che le riprese di Dune: Parte Tre sono state ufficialmente completate. A confermarlo sui social è stata la stessa troupe, e ora Denis Villeneuve dovrà vedersela con il suo team per l’editing finale e gli effetti speciali dell’attesissimo capitolo della saga tratta dai romanzi di Frank Herbert. Tutto dovrà essere pronto per l’epico finale il cui arrivo in sala è previsto per il 18 dicembre 2026.
Questo non è solo un film, è la conclusione di una trilogia che ha ridefinito la fantascienza moderna. E ora ripercorriamo insieme i momenti salienti dei primi due capitoli e scopriamo cosa ci attende nel gran finale.

Dune (2021). L’alba di un mito
Con il primo Dune siamo atterrati in un nuovo pianeta, quello di Arrakis: un deserto sterminato dove “l’oro del futuro”, la spezia, è capace di smuovere imperi e destini. Paul Atreides (Timothée Chalamet), erede della nobile Casa Atreides, è un giovane rampollo ancora protetto dalla purezza della sua giovane età, che viene catapultato in un intrigo politico che si trasforma presto in tragedia e in un cammino spirituale che lo porterà a diventare il nuovo Messia. Tra complotti, battaglie e visioni profetiche, Paul scopre che il suo destino è intrecciato con quello dei misteriosi Fremen, popolo del deserto che lo accoglie come possibile salvatore.
Il primo capitolo di Villeneuve ha conquistato 6 Oscar su 10 candidature nonché i plausi di critica e pubblico, diventando un punto di riferimento per l’estetica e la narrazione sci-fi.
Dune: Parte Due (2024). Il potere e il prezzo della profezia
Con Dune Parte Due, Villeneuve ha alzato ulteriormente l’asticella. Paul, ora tra i Fremen, lotta non solo contro gli oppressori, ma anche contro se stesso e la profezia che lo vuole Messia. Accanto a lui ora c’è Chani (Zendaya), la guerriera Fremen grazie alla quale Paula trova la sua forza, un coraggio che non sapeva di avere, l’amore, ma anche molti dubbi. Un secondo capitolo avvolto ancora di più dall’oscurità e dalle sottotrame per la conquista del potere imperiale. Un ritmo sempre più serrato, scandito da tamburi di guerra che vedono Paul Atreides come leader di un nuovo ordine. Tuttavia, c’è da domandarsi: cosa succede quando il salvatore diventa sovrano? Cosa succede quando egli si impone come figura salvifica e al contempo minacciosa?

Dune: Parte Tre (2026). Il trionfo e la caduta di un eroe
In Dune: Parte Tre vederemo Paul Atreides ormai imperatore da circa dodici anni e sposato la figlia dell’Imperatore, Irulan (Florence Pugh). Ciò che fino ad agli eventi del secondo capitolo si presentava come mera rivoluzione, in Dune Parte Tre sarà una vera e propria guerra santa: un vasto conflitto religioso scatenato grazie al carisma del “Muad’Dib”. L’ambiguità del nuovo Messia sarà svelata e mostrerà come il potere, soprattutto quello indesiderato, è un’arma troppo pesante da maneggiare. Paul non è più solo il liberatore, forse non lo è mai stato, ma un governante incapace forse di controllare le forze scatenate che emergeranno con indomabile violenza.
In Dune: Parte Tre ritroveremo vecchie conoscenze come Chani, ormai profondamente sconvolta, e la principessa Irulan che avrà un ruolo ancora più centrale. Altri personaggi, invece, li conosceremo per la prima volta. Si mormora che Robert Pattinson dovrebbe interpretare il villain Scytale e che l’ingresso nel cast di Nakoa-Wolf Momoa e Ida Brooke sia la conferma che vedremo sul grande schermo anche Leto II e Ghanima, i figli di Paul Atreides e Chani.
Dunque ci troveremo di fronte ad un’epica ancora più ampia che, forse, ci racconterà i fatti di altri due libri di Herbert: Messia e I Figli di Dune.

Il Futuro di Arrakis
Denis Villeneuve ha più volte affermato che desidera completare la trilogia per poi lasciare che l’universo di Herbert viva di nuove interpretazioni, magari da parte di altri registi. Il deserto di Arrakis è pronto a tornare sul grande schermo, e con esso la lotta eterna tra destino e libertà. Dopo due film che hanno rivoluzionato la fantascienza, il terzo si prepara a scrivere la parola fine su una delle saghe più maestose del cinema moderno.
Segnate la data: il 18 dicembre 2026 torneremo ad Arrakis, dove le stelle e la sabbia ci aspettano per l’ultima, indimenticabile avventura.
Paul non deve solo vincere ma governare, non solo guidare ma contenere. La fede dei Fremen, la politica delle casate, l’eco delle profezie: tutto confluisce nel gran finale. Sarà una battaglia non solo per Arrakis, ma per l’anima stessa di Paul e di tutti coloro che lo circondano.

