La celebre Elisa Isoardi si apre e parla del periodo in analisi, il motivo che ce l’ha condotta e il percorso svolto.
Nel panorama televisivo italiano, Elisa Isoardi torna a farsi protagonista con un progetto che la riporta alle sue radici più autentiche, in un momento in cui la sua carriera attraversa una fase di rinnovamento e introspezione profonda. La conduttrice, nota per i suoi passati successi in programmi come Linea Verde Italia e La prova del cuoco, si prepara a condurre Bar Centrale, un format che la vede confrontarsi con la quotidianità della gente comune e commentare le notizie della settimana, ogni sabato alle 14 su Rai1.
Dopo anni trascorsi sotto i riflettori nazionali, Elisa Isoardi sceglie di tornare a vivere nella sua terra d’origine, la provincia, un luogo che definisce ancora oggi parte integrante della sua identità. Questa scelta si riflette anche nella sua nuova avventura televisiva: Bar Centrale è ambientato in un bar di provincia, un luogo simbolo di socialità e confronto diretto, dove la conduttrice si misura con un pubblico particolare, lontano dalla spettacolarizzazione classica, ma vicino alla realtà quotidiana degli italiani.
Questa nuova sfida arriva in un momento delicato per Rai1, chiamata a competere con le telenovelas di Canale 5, ma Elisa affronta il progetto con grande determinazione, sottolineando in un’intervista a La Stampa: “Sento di avere l’età professionale giusta per potermi fare carico di esperimenti nuovi, dove mi misuro con territori inediti”. La volontà di rinnovarsi e di mettersi in gioco emerge con forza, accompagnata anche dal supporto di colleghe come Serena Bortone, recentemente tornata su Rai1 con il suo talk show.
La complicità tra donne dello spettacolo è un elemento centrale nel racconto di Elisa Isoardi, che definisce Serena Bortone come la sua “amica geniale”: “Lei ha tutto quello che io non ho: è sempre informata, brillante e ironica. Insieme ci completiamo”. Il confronto tra due donne di provincia, entrambe radicate nelle loro origini, rappresenta un valore aggiunto per il pubblico, soprattutto quando si affiancano a voci autorevoli come quella del poeta cattolico Davide Rondoni, anch’egli legato al territorio provinciale.
Elisa sottolinea anche l’importanza della solidarietà femminile nel mondo dello spettacolo contemporaneo, ricordando come “Oggi le donne vincono la sfida degli ascolti e sono sempre più solidali tra loro”. Ricorda inoltre il ruolo pionieristico di Raffaella Carrà, la prima a detenere un reale potere decisionale in televisione, aprendo la strada a tutte le donne che oggi ricoprono ruoli di rilievo.
Il legame con le montagne e la riflessione sull’età
Il legame con la provincia si manifesta anche nella dimensione privata di Isoardi, che conserva ancora la sua casa in montagna, a 1.280 metri d’altitudine, in un piccolo borgo quasi disabitato chiamato Colletto di Castelmagno. “Quella casa è parte di me. Mia madre è stata l’ultima abitante ufficiale del posto, insieme a Dino, che purtroppo è venuto a mancare. L’anno scorso ho dovuto convincere mia madre a scendere a valle, contro la sua volontà”, racconta la conduttrice con una punta di nostalgia.
I ricordi più affettuosi legati a quel luogo sono semplici ma intensi: “I tuffi nel fieno, il lavoro di mio nonno agricoltore che lasciava sempre un po’ di paglia avanzata”. Questi scorci di vita rurale rappresentano un porto sicuro per Elisa, un rifugio affettivo e culturale che la accompagna nel suo percorso professionale e personale.
Un tema molto sentito dalla conduttrice è quello del passare del tempo e dei cambiamenti fisici che ne derivano, soprattutto in un settore come quello televisivo, dove l’immagine ha un peso rilevante. “Accettare il tempo che passa non è facile, soprattutto per chi come me lavora con l’immagine”, ammette senza filtri. Proprio per affrontare questo momento di riflessione e di difficoltà, Elisa ha scelto di intraprendere un percorso in analisi, durato otto mesi.

“Ho interrotto il ciclo ma sento che è ora di riprendere. Ho ancora nodi da sciogliere, non solo legati al tempo che passa, ma anche a un senso di solitudine che si manifesta quando i riflettori si spengono. Vorrei riuscire ad avere più coraggio nel dire quello che mi sta a cuore”, confida Isoardi, aprendo uno spiraglio su una dimensione meno nota della vita dei personaggi pubblici, fatta di fragilità e ricerca di equilibrio interiore.