Nel cinema tutto è possibile. Astronauti che fanno rumore nello spazio, hacker che digitano più veloci della luce, scienziati che in mezz’ora trovano la cura per virus sconosciuti e meteoriti che minacciano la Terra ogni tre film. E noi, spettatori consapevoli, non diciamo nulla. Anzi, ci godiamo lo spettacolo, felici che la fisica sia rimasta fuori dalla sala. Perché diciamocelo: la realtà ha le sue regole, ma la sceneggiatura ne ha di migliori. Tra gli errori scientifici nel cinema più clamorosi ci sono quelli che, nonostante tutto, ci fanno sorridere e sognare.
Errori scientifici nello spazio: il silenzio che fa rumore
Nel vuoto cosmico, il suono non si propaga. Lo dicono i fisici, gli astronomi e chiunque abbia fatto almeno una ricerca su Google. Eppure, ogni volta che un caccia stellare esplode in Star Wars, il cinema intero vibra di BOOM, sibili e fischi. Solo pochi registi hanno osato il realismo, come Kubrick con 2001: Odissea nello spazio o Nolan con Interstellar, ma persino lì, qualche licenza poetica è scappata. La verità è che, se nello spazio non si sente nulla, al botteghino si sentirebbe il silenzio.
Errori di gravità nel cinema: quando la fisica va in vacanza
Nel cinema la gravità è più un’opinione che una costante universale. Gli astronauti camminano normalmente su pianeti sconosciuti, i supereroi saltano da un grattacielo all’altro come se fossero su Marte, e nessuno si chiede mai perché un oggetto lanciato nello spazio cada dritto… verso la camera. In The Martian, Matt Damon sopravvive su Marte come se fosse alle Canarie, mentre in Total Recall la fisica decide di scomparire. E non parliamo di Fast & Furious: lì la gravità è solo una comparsa non accreditata. Certo, qualche film ci prova, ma ammettiamolo: vedere Sandra Bullock fluttuare in Gravity ci emoziona più di qualsiasi formula corretta.
Errori scientifici nel cinema e scienza da Wikipedia
Hollywood ha una lunga tradizione di scienziati multitasking: genetisti che diventano hacker, fisici che si improvvisano chirurghi e informatici che salvano il mondo premendo tasti a caso. Nei film, la conoscenza è immediata. Hai un microscopio e un po’ di DNA? Perfetto, hai appena creato un dinosauro. Jurassic Park è l’esempio perfetto, estraggono il DNA da una zanzara nell’ambra e voilà, un T-Rex vivo e affamato! E poi ci sono gli hacker dei film anni ’90, che digitano freneticamente davanti a schermi verdi pieni di codice incomprensibile. In Independence Day, Jeff Goldblum salva il pianeta con una chiavetta USB. Nel 1996.
Errori fisici nei film d’azione: esplosioni e rinculi creativi
Nel cinema, ogni cosa esplode, sempre. Un’auto che cade da un dirupo, un aereo che tocca il suolo o un computer che va in corto circuito: fuoco, fiamme e l’eroe che cammina al rallentatore senza nemmeno sporcarsi. La fisica direbbe che un’esplosione così vicina ti spingerebbe a chilometri di distanza e probabilmente ti cuocerebbe all’istante, ma la fisica non ha mai diretto un film di Michael Bay. Ci sono,poi, le pistole che non si scaricano mai. Rambo può sparare per cinque minuti senza cambiare caricatore, e nessuno trova strano che il rinculo non lo mandi all’indietro di tre metri. Nel cinema d’azione, le leggi della balistica sono scritte da sceneggiatori con l’immaginazione a “mitraglia”.
Errori scientifici nei film catastrofici: apocalissi improbabili
C’è poi la categoria dei film catastrofici, dove la scienza serve solo a rendere credibile l’impossibile. In The Core, un gruppo di scienziati deve “riavviare” il nucleo terrestre con una bomba atomica. In 2012, la crosta terrestre si sposta come una tovaglia di plastica e in Armageddon, un gruppo di trivellatori spaziali salva il pianeta da un asteroide grande quanto il Texas. Forse, il vero miracolo non è fermare l’impatto, ma riuscire a pronunciare le battute con la faccia seria. Eppure funziona. Perché dietro l’assurdità, il cinema ci fa credere che anche l’impossibile possa avere un lieto fine.
Quando l’errore diventa magia
Alla fine, questi errori scientifici nel cinema sono parte del suo fascino. Sappiamo che non sono realistici, ma non importa. Quando la musica sale, lo schermo si riempie di luce e la logica si spegne, scatta quella magia che nessuna formula può spiegare. Il cinema non vuole insegnarci la fisica, ma farci sognare. E se per farlo deve farci credere che nello spazio si sente BOOM, che un hacker può salvare il mondo in tre click o che la gravità è un concetto flessibile… allora viva gli errori. Dopotutto, il bello dei bloopers è proprio questo: anche quando il cinema sbaglia, ci fa volare più in alto di qualunque legge naturale.

