C’è chi sogna i supereroi… e chi ancora non ha superato l’immagine di Freddy Krueger nei propri incubi.
Il cinema horror ci ha regalato personaggi indimenticabili, veri simboli della paura collettiva. Dalla maschera di Michael Myers al sorriso inquietante di Pennywise, ecco i 6 killer che hanno segnato la storia del genere e che ancora oggi continuano a terrorizzarci.

1. Michael Myers – Halloween (1978)
Silenzioso, spietato e inarrestabile. Michael Myers è la personificazione del male puro. La sua maschera bianca e la colonna sonora diventata leggenda hanno trasformato il suo nome in un’icona dell’horror che resiste da oltre quarant’anni.

2. Jason Voorhees – Venerdì 13 (1980)
Con la maschera da hockey e il machete in mano, Jason ha ridefinito il concetto di “killer da incubo”. Ogni suo ritorno sullo schermo è sinonimo di sangue, vendetta e tensione. È lui il volto dello slasher americano per eccellenza.

3. Freddy Krueger – Nightmare (1984)
Freddy non ti uccide nella realtà, ma nei sogni. Con il suo guanto artigliato e la maglia a strisce, è diventato il simbolo dell’orrore psicologico. Ironico e terrificante allo stesso tempo, nessun altro assassino è riuscito a entrare così a fondo nell’immaginazione collettiva.

4. Leatherface – Non aprite quella porta (1974)
Un mostro con una motosega e una maschera fatta di pelle umana. Leatherface ha portato l’horror nel mondo reale, quello rurale e disturbante, diventando il simbolo di un terrore viscerale, sporco e senza pietà.

5. Ghostface – Scream (1996)
Dietro la maschera di Ghostface può nascondersi chiunque, e forse è proprio questo a renderlo così spaventoso. Ironico e auto-consapevole, è il killer che ha riportato il genere slasher alla ribalta negli anni ’90, giocando con le regole dei film horror stessi.

6. Pennywise – It (1990 / 2017)
Un clown sorridente che si nutre delle paure dei bambini. Pennywise è diventato una figura mitica, capace di mescolare orrore e psicologia. Ogni sua apparizione è un tuffo negli incubi infantili che nessuno di noi ha davvero superato.
Perché ci fanno ancora paura
Questi assassini non spaventano solo per le loro vittime, ma per ciò che rappresentano: la perdita del controllo, il male che non muore mai, l’angoscia che vive dentro di noi.
Hanno superato il tempo, i sequel e le mode, diventando vere e proprie icone pop che oggi affascinano anche chi non ha mai guardato un horror intero.

