Oggi è considerato uno degli attori più talentuosi e rispettati di Hollywood. Ma anche Leonardo DiCaprio, prima di diventare un’icona mondiale, ha rischiato grosso. C’è stato un momento in cui la sua carriera sembrava sull’orlo del collasso, e tutto a causa di un solo film: The Beach.
Dopo Titanic, l’attesa era altissima
Nel 1997, Titanic aveva trasformato DiCaprio in un fenomeno globale. Il suo volto era ovunque, le sale piene di fan in lacrime, e Hollywood pronta a offrirgli qualunque ruolo desiderasse.
Ma dopo un successo così travolgente, il passo falso era dietro l’angolo. Quando nel 2000 accettò di recitare in The Beach, diretto da Danny Boyle, tutti pensavano che sarebbe stato il film della consacrazione definitiva.
Invece, fu il contrario.
The Beach: un sogno diventato incubo
Tratto dal romanzo di Alex Garland, The Beach raccontava la storia di un giovane americano in cerca di un paradiso incontaminato in Thailandia. Il progetto sembrava perfetto: un viaggio spirituale, un regista premiato e un protagonista al massimo della popolarità.
Eppure, il film si rivelò un disastro critico e mediatico.
La pellicola fu accusata di essere superficiale, priva di anima e troppo distante dal tono profondo del libro originale.
La performance di DiCaprio venne duramente criticata: molti lo definirono “inespressivo”, altri dissero che stava cercando di “essere Jack Dawson in vacanza”.
Le polemiche ambientali e il boicottaggio
A peggiorare le cose, arrivò la controversia legata alle riprese in Thailandia.
La produzione fu accusata di aver distrutto parti di un ecosistema naturale per rendere la spiaggia più “cinematografica”.
Il governo locale avviò un’inchiesta e per anni il nome del film fu associato non solo al flop artistico, ma anche a un caso ambientale che fece il giro del mondo.
Per DiCaprio, da sempre sensibile ai temi ecologici, fu un colpo durissimo alla reputazione.
Da star del momento a “idolo per adolescenti”
Dopo The Beach, Hollywood smise per un periodo di considerarlo un attore “serio”.
Molti lo vedevano solo come un volto da copertina, prigioniero dell’immagine di Titanic.
Era il momento più difficile della sua carriera. DiCaprio stesso, in un’intervista anni dopo, raccontò:
“Avevo perso il controllo della mia immagine. Tutto quello che facevo veniva giudicato con gli occhi del ragazzo di Titanic.”
La rinascita con Scorsese
Ma proprio da quella crisi nacque la svolta.
Determinato a farsi valere come interprete e non come idolo, Leonardo DiCaprio scelse di collaborare con Martin Scorsese, dando vita a una delle partnership più importanti della storia del cinema moderno.
Con Gangs of New York (2002), The Aviator e The Departed, DiCaprio si reinventò completamente, conquistando critica e pubblico e dimostrando che The Beach non era la fine ma solo un inciampo nel percorso verso la leggenda.
Un errore che ha cambiato tutto
Oggi, The Beach è considerato un film di culto, rivalutato da una parte del pubblico per la sua estetica e il suo messaggio malinconico.
Ma resta il simbolo di un momento fragile nella carriera di Leonardo DiCaprio: la prova che anche i grandi possono cadere e rinascere più forti di prima.

