Quando si parla della trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman, Il Cavaliere Oscuro è universalmente considerato il capitolo più importante. È il film che ha ridefinito il cinema dei cinecomic, ha consacrato Heath Ledger e ha spinto il genere verso una credibilità mai vista prima. Eppure, pochi sanno che esisteva un finale alternativo talmente radicale da poter compromettere l’intera visione narrativa della trilogia.
Il Joker doveva morire

La vera svolta del finale alternativo riguarda proprio lui: il Joker.
Nolan, nelle primissime versioni della storia, prese in considerazione l’idea di far morire il personaggio interpretato da Ledger durante la sequenza dell’edificio di Gotham in cui Batman salva gli ostaggi.
Un gesto estremo, quasi in contrasto con la morale di Bruce Wayne, che avrebbe trasformato l’eroe in un giustiziere letale. L’idea venne poi scartata perché avrebbe infranto uno dei pilastri narrativi dell’intera saga: Batman non uccide.
La sua resistenza morale di fronte al caos del Joker è ciò che lo definisce come “cavaliere oscuro”, non come vendicatore spietato.
Un Batman più cupo e irrecuperabile
Questo finale alternativo avrebbe però avuto un secondo effetto collaterale devastante: avrebbe cambiato radicalmente il tono dei film successivi.
Con Batman colpevole della morte del Joker, Il Ritorno sarebbe stato costretto a raccontare un Bruce Wayne irrimediabilmente segnato, un vigilante che ha oltrepassato il punto di non ritorno.
Il viaggio di risalita, centrale nel terzo film, sarebbe diventato impossibile da costruire.
Nolan voleva una chiusura che parlasse di speranza, rinascita e sacrificio consapevole. Fare uccidere il Joker avrebbe invece reso Batman un antieroe cupo, più simile a un Frank Castle gothamita che all’icona morale dei fumetti.
Addio al ruolo centrale del Joker nella trilogia
Un altro motivo cruciale dello scarto del finale: Nolan voleva che il Joker continuasse a esistere all’interno dell’universo narrativo, anche senza una presenza fisica.
Il suo impatto morale e simbolico doveva restare vivo fino al terzo capitolo, e infatti Il Ritorno contiene riferimenti indiretti alla sua anarchia ancora percepita in città.
Con una morte prematura, tutto questo sarebbe svanito.
Il Joker sarebbe diventato un semplice antagonista eliminato sul campo, non la figura cardine della caduta e della rinascita del Cavaliere Oscuro.
Perché Nolan ha fatto la scelta giusta

Nella versione definitiva, Batman non uccide il Joker.
Lo cattura, lo consegna alla polizia e decide di assumersi la colpa dei crimini di Harvey Dent pur di preservare la fragile speranza rimasta a Gotham.
Un finale duro, coraggioso, ma coerente.

