Jacob Elordi, negli ultimi anni, ha dimostrato di non voler restare prigioniero di un solo ruolo. Tra scelte coraggiose e personaggi iconici, l’attore australiano ha costruito un percorso che oggi lo riporta a Euphoria con uno sguardo completamente diverso.
Oltre Euphoria: la voglia di cambiare pelle

Per il grande pubblico Jacob Elordi è nato con Euphoria. Il personaggio di Nate Jacobs lo ha reso una star globale, ma anche uno degli attori più identificati con un solo ruolo. Bello, inquietante, violento: Nate è diventato un simbolo della serie e della sua generazione. Proprio per questo Elordi ha sentito il bisogno di allontanarsene, scegliendo progetti che gli permettessero di mostrare lati diversi di sé. L’obiettivo era chiaro: crescere come attore e non restare intrappolato nell’immagine del protagonista da teen drama.
Frankenstein e Cime tempestose: il lato oscuro della trasformazione
Il vero cambio di passo arriva con Frankenstein. Qui Elordi abbandona completamente il fascino patinato per interpretare una creatura solitaria e dolorosa, che comunica più con il corpo che con le parole. È un ruolo che segna una rottura netta e che dimostra la volontà di affrontare personaggi difficili. Subito dopo arriva Cime tempestose, altro progetto ambizioso. Il suo Heathcliff è rabbioso, tormentato, lontano dal romanticismo classico. In entrambi i casi Elordi sceglie l’intensità, il conflitto, l’emozione estrema, costruendo un’immagine più adulta e consapevole.
Il ritorno a Euphoria con uno sguardo nuovo

Dopo aver attraversato questi ruoli così impegnativi, Jacob Elordi torna a Euphoria. Ma il ritorno non è scontato. Nate Jacobs ora appare diverso, più profondo e inquietante. L’esperienza maturata in Frankenstein e Cime tempestose arricchisce il personaggio, rendendolo meno superficiale e più complesso. Il pubblico percepisce questo cambiamento e guarda la serie con occhi nuovi. Non è un semplice ritorno alle origini, ma una nuova fase della sua carriera.
Jacob Elordi sta costruendo qualcosa di solido e interessante. Usa il successo come punto di partenza, non come traguardo. Da Frankenstein a Cime tempestose, fino al ritorno in Euphoria, il suo percorso racconta una trasformazione vera. E oggi, più che mai, è un attore da tenere d’occhio.

