Jennifer Lawrence torna a far parlare di sé con una rivelazione che ha mandato in tilt i fan: nel suo nuovo film Die My Love, l’attrice premio Oscar, ha raccontato di aver girato una scena di nudo “molto imbarazzante”. E il modo in cui lo dice, con la sua solita ironia, è già diventato un piccolo cult online.
Diretta da Lynne Ramsay, Die My Love è un dramma psicologico, tratto dal romanzo di Ariana Harwicz. Jennifer Lawrence,che parla di Grace, una giovane madre che vive isolata in campagna e combatte contro la depressione post-parto e un matrimonio che si sgretola. Accanto a lei Robert Pattinson, nel ruolo del marito Jackson.
La scena di nudo di Jennifer Lawrence:
Durante le prove del film, Lawrence e Pattinson avevano partecipato ad una lezione di danza interpretativa, ma, il primo giorno sul set, Ramsay ha deciso di renderla memorabile:
“Ci ha chiesto di rifare gli esercizi, ma nudi. È stato davvero imbarazzante,” ha confessato Jennifer Lawrence.
Non si tratta di una scena erotica, ma di un momento simbolico che mostra la vulnerabilità del personaggio. La regista voleva catturare una nudità emotiva e reale, non patinata.
Una scena imbarazzante ma potente
La sequenza è stata girata con una troupe ridotta, in totale riservatezza. Secondo chi ha visto i primi test screening, è una delle scene più intense del film: più arte che scandalo, più verità che provocazione. Lawrence stessa ha ammesso che è stato “umiliante ma liberatorio”, aggiungendo:
“È uno di quei momenti che ti ricordano perché ami questo mestiere.”
Jennifer Lawrence produttrice e protagonista
Oltre a recitare, Jennifer Lawrence è anche produttrice del film, confermando la sua voglia di tornare a progetti autoriali dopo gli anni dei blockbuster. Secondo le prime recensioni, Die My Love è “un pugno nello stomaco” e la sua performance è “una delle più coraggiose della carriera dell’attrice”.
Uscita e curiosità
Die My Love debutterà in Italia il 27 novembre 2025 su MUBI, dopo l’anteprima al Torino Film Festival. La scena di nudo di Jennifer Lawrence è già una delle più chiacchierate dell’autunno cinematografico e, conoscendo la sua autoironia, probabilmente ne sentiremo parlare ancora.
