Tempo di incoronazioni a Hollywood. Time, la rivista che da più di un secolo decide chi detta il ritmo della cultura pop, ha nominato Leonardo DiCaprio “Intrattenitore dell’Anno 2025”, e il mondo del cinema si è fermato un attimo, come quando arriva una notizia che sembra ovvia e sorprendente allo stesso tempo.
Perchè a 51 anni da poco compiuti, tutt’ora non è semplicemente una star: è la star, forse l’ultimo volto capace di unire critica, pubblico e meme internet nella stessa conversazione globale. E quest’anno, con il suo nuovo film One Battle After Another, ha ricordato a tutti perché il cinema se lo coccola da trent’anni come una reliquia vivente.
One Battle After Another: il film impossibile che ha conquistato tutti
Paul Thomas Anderson ci ha provato: cast pesante, storia rischiosa, toni cupi, un protagonista sull’orlo dell’abisso. Niente supereroi, niente sequel e nessuno universo condiviso. Su carta sembrava un suicidio commerciale, sul grande schermo si è dimostrato un successo raro, da oltre 200 milioni al box office ed una pioggia di recensioni che parlano di “prestazione monumentale”.
Al centro di tutto, DiCaprio che interpreta un uomo stanco, disilluso, combattivo, che incarna un’energia ruvida e viscerale. È la versione più vulnerabile e più potente dell’attore: un volto che non chiede di essere capito, ma che chiede di essere affrontato.
Perché proprio lui, perché proprio ora
Time spiega che Leonardo DiCaprio è uno degli ultimi artisti che spostano davvero il baricentro dell’intrattenimento. Quando sceglie un film, Hollywood trattiene il fiato. Quando accetta un ruolo difficile, il pubblico accorre.
Quando compare sul tappeto rosso, i social esplodono. In un momento in cui l’industria è in crisi, divisa tra blockbuster fotocopia e streaming compulsivo, DiCaprio rappresenta il cinema-evento: quello che ti fa uscire di casa, comprare un biglietto, sederti in sala e dimenticare il cellulare per due ore e mezza. Questa, oggi, è una rarità. E Time lo sa.
L’ultimo divo? Forse sì. E forse è proprio questo il punto.
DiCaprio appartiene a quella categoria di star che Hollywood non produce più.
Non nasce da un algoritmo, non è figlio dei social e non ha bisogno di scandali né di provocazioni. Si muove nell’industria come una forza antica che ha superato ogni mutazione del sistema: una presenza rara, magnetica, ancora centrale in un panorama che cambia di continuo. Il suo segreto? Una miscela perfetta di rischio, istinto, scelte intelligenti e una dose di mistero che nell’era dell’oversharing è pura magia.
Nel 2025, DiCaprio non è solo un attore. È un’idea.
Rappresenta l’arte che resiste al cinismo. Il cinema che osa quando tutto intorno si gioca al ribasso. L’intrattenimento che vibra, che rischia, che racconta qualcosa di noi. E allora sì, il titolo di Intrattenitore dell’Anno non è solo meritato. È quasi inevitabile. Perché in un mondo che cambia alla velocità di un feed, Leonardo DiCaprio resta l’unica certezza: quando appare sullo schermo, succede qualcosa.
Il 2025 lo colloca al centro della scena, non come un assoluto, ma come uno dei volti che meglio riflettono le trasformazioni in corso. In definitiva, il titolo di Intrattenitore dell’Anno racconta un equilibrio tra notorietà, impatto e continuità professionale. Leonardo DiCaprio ne è l’esempio più evidente per quest’anno.
