Una carriera brillante interrotta da una rara malformazione cerebrale.
Lucy Markovic, modella australiana di origini croate, è scomparsa il 10 aprile 2025 a soli 27 anni, a causa di complicazioni legate a una malformazione artero-venosa cerebrale (AVM) . La notizia della sua morte è stata condivisa dalla famiglia tramite un messaggio su Instagram, in cui si legge: “Lucy è morta in pace. Io, sua madre e mia madre eravamo presenti con lei” .
Gli esordi e la carriera nel mondo della moda
Nata il 19 febbraio 1998 a Gold Coast, Queensland, Lucy ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda a soli 15 anni. La sua notorietà è cresciuta nel 2015, quando ha partecipato alla nona stagione del programma televisivo “Australia’s Next Top Model”, classificandosi al secondo posto dietro Brittany Beattie .
Dopo il successo nel reality show, Lucy ha intrapreso una carriera internazionale, lavorando con prestigiosi marchi come Versace, Armani, Givenchy e Victoria Beckham. Ha sfilato sulle passerelle di Milano, Parigi e New York, apparendo anche su riviste di moda come Vogue e Marie Claire .
La battaglia contro la malattia
Nel marzo 2025, Lucy ha condiviso con i suoi follower su Instagram la diagnosi di una malformazione artero-venosa cerebrale, una condizione rara che comporta un intreccio anomalo di vasi sanguigni nel cervello. Aveva programmato un intervento chirurgico per il 26 marzo, poi posticipato al 2 aprile. Purtroppo, dopo l’operazione, le sue condizioni sono peggiorate, portandola al coma e successivamente alla morte .
Il ricordo di una stella luminosa
Elite Model Management, l’agenzia che rappresentava Lucy, ha ricordato la modella come una “luce brillante” con un “incredibile senso dell’umorismo” e una “passione per la danza e la moda” . Anche Donatella Versace ha espresso il suo cordoglio, condividendo una foto insieme a Lucy e scrivendo: “Ci mancherai per sempre” .
Lucy Markovic lascia un’eredità significativa nel mondo della moda, ricordata non solo per la sua bellezza e talento, ma anche per la sua forza e determinazione nel affrontare una malattia devastante. La sua storia continua a ispirare molti, sottolineando l’importanza di vivere con passione e coraggio.
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