Marvel sconvolge la storia di Hulk: dopo 63 anni, finisce ufficialmente l’era dell’eroe

Dopo più di sei decenni, la Marvel ha compiuto uno dei cambiamenti più radicali nella storia di Hulk, segnando la fine della sua lunga e tormentata era da eroe. Per la prima volta dal 1962, Bruce Banner non è più il gigante verde considerato – almeno formalmente – un membro della comunità eroistica dell’universo Marvel.
Una svolta narrativa che sta facendo discutere lettori e addetti ai lavori, perché riscrive le regole di uno dei personaggi più iconici della casa delle idee.

Un nuovo status quo: Hulk non è più un eroe

Avengers Age of Ultron

L’ultimo ciclo narrativo dei fumetti Marvel pone Hulk in una condizione drammatica: il personaggio non è più percepito come una figura eroica, ma come una minaccia incontrollabile, senza più legami con gli Avengers o con i vecchi alleati.

Non si tratta della solita caduta temporanea: questa volta la Marvel ha scelto di ricodificare Hulk come entità estranea, imprevedibile e completamente scollegata dalla moralità umana.
In altre parole, non è più un supereroe tormentato: è qualcosa di più primitivo, oscuro e irrimediabilmente separato da Bruce Banner.

Il divorzio completo tra Banner e il Gigante Verde

Al centro del cambiamento c’è la frattura definitiva tra Bruce Banner e Hulk.
Per 63 anni la dualità uomo/mostro è stata il cuore del personaggio, il motore emotivo delle sue storie e il motivo del suo fascino. Ma la Marvel ha deciso di rompere questo equilibrio: Banner perde progressivamente ogni controllo, fino a essere quasi un ospite prigioniero della creatura.

Il nuovo Hulk è un’entità autonoma che agisce secondo logiche proprie – spesso disumane – e che non sembra più avere alcun interesse nel salvare vite o nel proteggere il pianeta.

Il significato di questo cambiamento epocale

Hulk è sempre stato il mostro che voleva essere un eroe.
Per anni, la sua tragedia è stata proprio questa: il rifiuto della società, la paura che suscitava, la lotta per provare di non essere solo distruzione.

La scelta della Marvel di porre fine alla sua era eroistica è una dichiarazione d’intenti: raccontare Hulk come una forza della natura, non come un membro della famiglia supereroistica Marvel.
Un ritorno all’horror cosmico e psicologico che ha già caratterizzato alcune delle sue run più amate, come Immortal Hulk.

E adesso cosa succede all’Universo Marvel?

Con un Hulk che non gioca più nel campo degli eroi, l’intero universo narrativo deve ricalibrarsi. Gli Avengers perdono uno dei membri storici, mentre altri personaggi – come She-Hulk, Doctor Strange o persino gli X-Men – potrebbero essere costretti a intervenire per contenere o affrontare la nuova incarnazione della creatura.

Alcuni indizi suggeriscono che Marvel voglia trasformare Hulk nel prossimo grande antagonista cosmico, un ruolo che apre la porta a saghe drammatiche e visivamente monumentali.

Hulk non è mai stato un personaggio semplice, e forse proprio per questo il pubblico lo ha sempre amato.
Il cambiamento attuale non è un semplice twist, ma una ridefinizione totale: dopo 63 anni, la Marvel decide che Hulk smette di essere un eroe.

Federico Chiarenza

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