Per la quindicesima casella mettiamo da parte le famiglie che si scontrano attorno ad un tavolo e affrontiamo un altro grande classico natalizio: il Natale che dovrebbe essere perfetto e invece diventa un disastro organizzato. Oggi apriamo Oh. What. Fun., una commedia natalizia che gioca con le aspettative, l’ansia da prestazione delle feste e il caos che ne deriva.
Cos’è Oh. What. Fun.
Oh. What. Fun. è una commedia natalizia che racconta un Natale vissuto come una missione da portare a termine: programmi serrati, buone intenzioni ed una lunga serie di imprevisti pronti a sabotare ogni tentativo di controllo. Il film si muove tra equivoci, scelte sbagliate e situazioni sempre più ingestibili, trasformando la festa più “magica” dell’anno in una prova di resistenza emotiva. La storia segue una donna determinata a tenere insieme famiglia, tradizioni e spirito natalizio, mentre tutto intorno a lei sembra remarle contro, costringendola a fare i conti con i limiti del controllo e con il bisogno di lasciar andare.
Quando il Natale diventa una corsa a ostacoli

Michelle Pfeiffer guida il film con un’interpretazione brillante e misurata: ironica, stanca, a tratti vulnerabile, riesce a rendere umano e credibile un personaggio intrappolato tra aspettative sociali e desiderio di autenticità. In Oh. What. Fun. tutto dovrebbe filare liscio. E naturalmente non succede. Il divertimento nasce proprio da questo scarto continuo tra il Natale immaginato e quello reale. I personaggi inseguono un’idea di festa perfetta mentre il tempo stringe, le tensioni aumentano e gli errori si accumulano uno dopo l’altro. Il film abbraccia il caos senza vergogna, mostrando quanto spesso il disordine sia parte integrante delle festività.
Ridere del disastro per sopravvivere alle feste

La commedia funziona perché non pretende di insegnare grandi lezioni, ma normalizza il fallimento natalizio. Le risate arrivano da situazioni familiari: nervi tesi, piani che saltano, sorrisi forzati e quella sensazione costante di essere sempre un passo indietro rispetto a ciò che “dovrebbe” essere. Ci ricorda che non dobbiamo mai dare le persone per scontate, che a volte basta ascoltarle per capire di cosa abbiano bisogno.
Perché Oh. What. Fun. è il film del quindicesimo giorno
A metà dicembre, quando la stanchezza si fa sentire e la magia inizia a sembrare un dovere, Oh. What. Fun. arriva come una pausa necessaria. Ci ricorda che non tutto deve funzionare, che il Natale non è una gara e che a volte lasciar andare il controllo è l’unico modo per godersi davvero le feste.
Un Natale disordinato, ma liberatorio
Il film non promette Natali perfetti né finali impeccabili. Promette invece qualcosa di più realistico: confusione, imperfezione e la possibilità di trovare leggerezza proprio quando tutto sembra andare storto.
Domani apriremo insieme la sedicesima casella: un altro film, un’altra atmosfera ed un nuovo modo di raccontare il Natale.

