L’asta invernale di Propstore si è trasformata in un viaggio emotivo attraverso decenni di cinema, un luogo dove l’immaginario collettivo prende forma concreta, dove oggetti che abbiamo visto solo su schermo si materializzano davanti agli occhi di collezionisti pronti a tutto pur di portarli a casa. Stephen Lane, fondatore e guida della casa d’aste, lo aveva detto chiaramente: i primi giorni delle aste dal vivo sono un’arena amichevole, ma spietata. E questa volta non ha deluso.
Il blaster di Boba Fett: la Forza apre le danze
Già dai primi lotti si capiva che saremmo entrati in un territorio da brividi: il primo oggetto capace di scuotere la sala è stato il blaster EE-3 di Boba Fett, usato realmente in Star Wars: L’Impero Colpisce Ancora. Non un semplice gadget, ma un pezzo sacro per ogni fan della saga. Quando la battaglia tra offerenti si è placata, il martello è sceso su una cifra che ha lasciato tutti a bocca aperta: oltre 600.000 dollari. Il pubblico è rimasto qualche secondo in silenzio, quel silenzio che precede l’applauso di chi sa di aver assistito ad un momento irripetibile.
La lightsaber di Obi-Wan: un colpo di scena luminoso
Subito dopo, come se la Forza avesse deciso di monopolizzare la serata, è arrivata la lightsaber di Obi-Wan Kenobi dai prequel di Star Wars, accompagnata da una lettera firmata da George Lucas in persona. L’oggetto, sottilissimo e perfetto nelle sue linee, ha raggiunto quasi 400.000 dollari, diventando uno dei pezzi più contesi dell’intera asta. Era come vedere la storia della fantascienza cambiare di mano in diretta, scintilla dopo scintilla.
Il fedora di Indiana Jones: mezzo milione di avventura

Ma non è stato solo il lato galattico del cinema a far tremare la sala. L’avventura ha fatto il suo ingresso con un oggetto che, da solo, basta a evocare polvere, pericoli e inseguimenti: il fedora originale di Indiana Jones, utilizzato da Harrison Ford in Il Tempio Maledetto. Quel cappello, leggermente piegato dal tempo e dall’uso, ha raggiunto quasi mezzo milione di dollari. Una cifra che alcuni hanno definito “pazza”, altri semplicemente “giusta”, considerando il suo valore iconico.
Buddy l’elfo: il Natale vale oro (anzi, sterline)
Il momento più tenero e sorprendentemente competitivo della serata è arrivato con qualcosa di totalmente diverso: il costume da elfo indossato da Will Ferrell in Elf, film diventato un classico natalizio moderno. Il completo verde e giallo, riconoscibilissimo, ha scatenato una gara che sembrava non voler finire. Alla fine, il prezzo di aggiudicazione ha superato le 239.000 sterline, dimostrando che la nostalgia delle feste vale quanto, se non di più, di quella delle saghe d’azione.
L’hoverboard di Marty McFly: gli anni ’80 volano ancora

E quando tutti pensavano di aver visto di tutto, ecco planare sul palco uno dei simboli più amati degli anni ’80: l’hoverboard di Marty McFly da Ritorno al Futuro. Nessuna levitazione vera, certo, ma l’effetto emozionale era identico a quello del film. Il pezzo è stato venduto per oltre 233.000 sterline, riportando per un attimo la sala in quella Hill Valley che esiste solo nella memoria collettiva.
L’emozione è il vero prezzo del biglietto di Propstore
L’intera asta è scorsa così, tra ricordi, colpi di scena e oggetti che raccontano molto più di quanto mostrino. In tre giorni, Propstore ha trasformato cimeli cinematografici in tesori dal valore astronomico, ma soprattutto ha ricordato a tutti una verità semplice e potente: quando il cinema tocca il cuore, non c’è prezzo che tenga.
In fondo, ogni oggetto battuto da Propstore è più di un cimelio: è una porta aperta verso una scena che ci ha fatto sognare. E mentre i martelli cadono e le cifre salgono, una cosa è certa: il cinema continua a vivere non solo sugli schermi, ma nei cuori di chi è disposto a tutto pur di custodirne un frammento.

