Quentin Tarantino torna a far parlare di sé con dichiarazioni che non passano mai inosservate. Questa volta il bersaglio del regista è la saga di Hunger Games, accusata apertamente di aver preso fin troppa ispirazione dal cult giapponese Battle Royale di Kinji Fukasaku, film del 2000 diventato un riferimento assoluto nel genere “survival”.
L’affondo del regista: “È praticamente lo stesso film”

Durante una recente intervista, Tarantino ha spiegato senza mezzi termini come, a suo parere, la saga con Jennifer Lawrence abbia costruito la propria fortuna su un’idea già ampiamente esplorata:
secondo il regista, le somiglianze tra Battle Royale e Hunger Games non sarebbero semplici coincidenze narrative, ma veri e propri ricalchi di struttura e concept.
Tarantino ha ammesso di apprezzare il fenomeno culturale della saga americana, ma ha sottolineato che il film di Fukasaku “rimane superiore, più audace e più coraggioso, soprattutto perché non addolcisce il suo messaggio”.
Somiglianze che riaprono il dibattito
Il confronto tra Battle Royale e Hunger Games è una discussione storica tra cinefili, ma le parole di Tarantino hanno riacceso un dibattito mai realmente sopito:
- entrambi raccontano un gruppo di giovani costretti a uccidersi a vicenda in un’arena;
- entrambi usano la violenza come allegoria sociale;
- entrambi mettono adolescenti di fronte a scelte mortali.
Secondo molti fan, però, il tono e il target dei due prodotti sono molto diversi. Dove Battle Royale è crudo, violento e provocatorio, Hunger Games punta a una riflessione più mainstream, inserita in una distopia politica più ampia.
La risposta del pubblico e dei fan
Le dichiarazioni di Tarantino hanno subito diviso il pubblico. Da un lato c’è chi condivide la sua opinione, sostenendo che Hunger Games abbia effettivamente “americanizzato” idee già presenti nell’opera giapponese.
Dall’altro, molti fan della saga considerano Hunger Games un fenomeno culturale con identità propria, capace di raccontare temi come il potere, la ribellione e l’oppressione con un’efficacia diversa ma altrettanto valida.
Sui social, il dibattito è esploso, con centinaia di commenti che confrontano personaggi, struttura e impatto culturale dei due titoli.
Perché Tarantino difende così tanto Battle Royale

Non è la prima volta che Tarantino dichiara amore per Battle Royale. Più volte il regista ha citato il film come una delle sue opere preferite dei primi anni 2000, elogiandone la violenza stilizzata, la critica anti-autoritario e la capacità di scioccare senza compromessi.
Non sorprende, quindi, che il regista veda con sospetto chiunque si avvicini troppo a quel terreno narrativo.
Una polemica che alimenta la leggenda di entrambi i titoli
Che si condivida o meno la posizione di Tarantino, è indubbio che le sue parole abbiano riportato l’attenzione su due opere ormai fondamentali nella cultura pop.
Se Battle Royale rimane il capostipite più estremo e rivoluzionario, Hunger Games ha saputo trasformare quel concept in un blockbuster globale.
E forse, alla fine, proprio questo contrasto è ciò che rende entrambe le opere così influenti nel panorama cinematografico.

