Sam Raimi torna a giocare con l’horror. Con Send Help, il regista affida a Rachel McAdams e Dylan O’Brien una storia che mescola ironia, adrenalina ed un duello psicologico che funziona come una versione estrema di un litigio d’ufficio ma su un’isola deserta.
La storia: un crash, due sopravvissuti e nessun posto dove nascondersi

Linda e Bradley si tollerano appena alla scrivania. Lei brava, ma invisibile, lui sicuro di sé fino all’arroganza. Quando l’aereo precipita e loro due restano gli unici superstiti, i ruoli cambiano all’istante. L’isola non dà tregua e il film diventa una battaglia di ingegno più che di muscoli. Chi prende davvero il controllo della situazione? E quanto regge la facciata quando l’unica cosa che conta è sopravvivere?
Un tono sorprendente tra tensione e sarcasmo
Il trailer ha già mostrato il mix che Raimi ama di più: suspense, scatti improvvisi e umorismo nero piazzato nei momenti meno prevedibili. Non è un horror tradizionale: la vera minaccia non è l’ambiente, ma l’altro. I due protagonisti oscillano tra collaborazione e sabotaggio, mentre la natura aggiunge ostacoli che sembrano studiati per far crollare ogni certezza.
Dietro le quinte di un progetto ambizioso

La squadra tecnica è un piccolo evento: sceneggiatura di Mark Swift e Damian Shannon, colonna sonora di Danny Elfman e fotografia di Bill Pope. Le riprese, tra Australia, Thailandia e Los Angeles, hanno dato al film un’estetica luminosa e selvaggia che contrasta con la tensione tra i personaggi. L’uscita è prevista per il 30 gennaio 2026 con 20th Century Studios.
Perché potrebbe diventare una sorpresa del 2026
Send Help punta tutto sul carisma dei due protagonisti e sulla capacità di Raimi di trasformare situazioni ordinarie in incubi divertiti. Il ribaltamento dei ruoli, il ritmo serrato e l’ironia tagliente potrebbero renderlo uno dei survival più chiacchierati del prossimo anno.
Send Help sembra volerci ricordare una cosa semplice ma spietata: non serve un mostro per far paura, basta trovarsi soli con la persona sbagliata nel momento sbagliato. E se Sam Raimi gioca bene le sue carte, questo potrebbe essere quel titolo capace di far discutere, divertire e inquietare allo stesso tempo. Un mix raro, che potrebbe trasformare un’isola deserta nello scenario più chiacchierato del 2026. Insomma, tenetevi pronti: quando l’aereo precipita, il vero spettacolo comincia.

