The Plague: l’horror psicologico con Joel Edgerton sull’adolescenza maschile.

The Plague: l’horror psicologico con Joel Edgerton sull’adolescenza maschile.

Charlie Polinger scrive e debutta alla regia di The Plague, un horror thriller psicologico su “rituali” di iniziazione nel mondo degli adolescenti maschi. Una crudele tradizione all’interno di un campo estivo esclusivamente maschile di pallanuoto sarà il punto di non ritorno di un timido dodicenne. Pubblicato oggi il trailer.

Negli ultimi tempi, grazie ai film come The Wave e alle serie come The Adolescence, abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio il mondo in cui vivono gli adolescenti; ci siamo avvicinati al loro linguaggio, alle loro paure e alle loro ombre. Si è insidiato il dubbio nei genitori su quanto conoscono davvero i propri figli. The Plague entra nel profondo di questo mondo degli adolescenti.

Cosa ci aspetta?

Il titolo The Plague – La peste fa riferimento al termine col quale viene etichettato il protagonista Ben (Everett Blunck), un dodicenne ansioso e socialmente impacciato emarginato e bersagliato dai suoi compagni nel campo estivo. Una sorta di “gioco” tra adolescenti che porterà Ben ad assottigliare nella sua mente il confine tra scherzo e realtà mentre cerca di integrarsi nel gruppo.

Il “gioco” assume man mano toni sempre più ambigui e inquietanti; Ben inizia a dubitare della natura dello scherzo, temendo che nasconda qualcosa di reale e pericoloso, mentre affronta la pressione sociale e la paura di non appartenere al gruppo. 

A nulla vale il lavoro di un consulente del campo chiamato “Daddy Wags” (Joel Edgerton- Il Grande Gatsby) che cerca di mantenere l’ordine nel campo senza senza successo, la spirale di abusi continua comunque.

Lo Sguardo sulla realtà

The Plague è un dramma intenso, uno sguardo alla mascolinità tossica, alla crudeltà che emerge dalla pressione sociale dei propri coetanei mascherata da “gioco” innocente. Ben è costretto a confrontarsi con il “prezzo” di appartenere ad un gruppo: conformarsi o rischiare l’ostracismo? Negli ultimi anni -finalmente- si parla del bullismo e del disagio che crea molto più frequentemente.

Nonostante questo non sono rari i casi di giovani che non riescono a sostenere questa pressione, alcuni si spezzano per sempre sia mentalmente che molto spesso fisicamente. InCel, dipendenze (alcol, droghe, social media), comportamenti antisociali e violenti, paura del fallimento. Il mondo degli adolescenti è sempre più controverso e si abbassa sempre più l’età in cui iniziano questi fenomeni.

Diventa fondamentale far conoscere queste storie, che sia attraverso un film, un articolo, un programma, un podcast o qualunque altro mezzo, l’importante è sempre parlarne.

Quando vederlo?

Charlie Polinger, al suo debutto alla regia e autore della sceneggiatura ha presentato il film in anteprima mondiale in occasione della scorsa edizione del Festival di Cannes, prodotto da Joel Edgerton, è stato acquistato dalla Indipendent Film Company che ha programmato la distribuzione nelle sale americane dal 24 dicembre 2025 e da Gennaio 2026 la distribuzione globale. Non è ancora nota l’uscita nelle sale italiane, ma l’attesa ne varrà la pena.

The Plague ha ricevuto a Cannes un’ovazione di ben 11 minuti, definito il film più “caldo” del Festival ha ricevuto il 100% di critiche positive su Rotten Tomatoes. Le riprese si sono svolte a Bucarest, la pre-produzione è stata segnata dal desiderio di Joel Edgerton  di occuparsi della regia oltre che della produzione, d’altrocanto Charlie Polinger preferiva averlo al suo fianco.

Polinger si è ispirato a film come The Shining e Full Metal Jacket con l’obbiettivo di:

“catturare un terrore sociale e una vulnerabilità del tuo corpo e qualcosa che non vedi tanto con i ragazzi perché richiede una certa vulnerabilità per essere un oggetto di terrore in quel modo”

Danilo Montagnino

Danilo "Dano" Montagnino. Classe 1986. Sono un bassista, arrangiatore e sceneggiatore. Il mio lavoro si concentra per lo più in teatro e mi piace "succhiare il midollo stesso della vita" attraverso i film che sono la parte più importante del tempo che dedico a me stesso concentrandomi maggiormente sulle emozioni e le colonne sonore.