“Top Gun”: i retroscena che forse non sapete e il lato B del successo

A quasi quarant’anni dall’uscita di Top Gun non fa male rispolverare questo classico degli anni 80. Un cult con il giovane Tom Cruise nel ruolo del pilota Maverick che lo consacrerà come sex symbol e icona di quegli anni.

Il classico action movie americano con una colonna sonora epica che accompagna lo scorrere di immagini che trasudano forza e fascino testosteronico. Correre in moto al tramonto accanto ad aerei militari che decollano e giocare a beach volley con i colleghi. Cosa c’è di più “maschio alpha”?

Curiosità dietro Top Gun

Esistono diverse curiosità attorno la produzione di questo film, ad esempio: la prima scelta per il personaggio di Maverick venne incentrata su Matthew Modine che rifiutò per interpretare il Soldato Joker in Full Metal Jacket (per i più giovani il Dottor Brenner di Stranger Things).

Top Gun ebbe così tanto successo che la Marina Militare Usa registrò un aumento del 500% di arruolamenti, d’altra parte oggi il regolamento vieta categoricamente ai piloti di citare il film nelle discussioni. Pena una multa di 5 dollari.

Tra i retroscena troviamo anche le lezioni di moto, fondamentali per Cruise (non ne aveva mai guidata una), battute dimenticate durante un ciak sopperite da un bacio appassionato ma improvvisato e il rifiuto di Brian Adams a includere un suo brano, per l’artista la pellicola era un inno alla guerra.

Problemi di “altezza” e il dramma

Non sarebbe stato perfetto se gli sceneggiatori non avessero infilato una love story: Tom Cruise sarà pure un’icona degli anni 80 ma certamente non un pilastro vista la sua altezza, per sopperire alla differenza tra Charlie (Kelly McGillis) e il nostro Maverick, Cruise era costretto ad indossare stivali da cowboy dotati di un rialzo in molte scene.

Maverick (Tom Cruise) e Charlie (Kelly McGillis) nell’iconica locandina di Top Gun

La produzione del film ha visto anche momenti davvero drammatici. Le scene di volo erano reali perché difficili da riprodurre in set, una di queste riprese è stata teatro dell’incidente che ha portato alla morte dello stuntman Art Scholl. A causa di una manovra errata si è schiantato sull’oceano Pacifico.

Il sound inconfondibile di Top Gun e il lato B del successo

La colonna sonora è affidata per le scene d’ azione a Kenny Loggins, per le quali sono state scelte Dangerzone e Playing with the boys. La componente romantica è invece affidata a Giorgio Moroder (Flashdance) che, insieme a Tom Whitelock, scrive una ballad Synth pop con un basso melodico e sempre in primo piano che possiamo definire l’impronta della produzione musicale di Moroder: “Take my breath away” ( in occasione dei David di Donatello 2024 la descriverà come la sua canzone più bella)

“Take my breath away” ottiene un successo incredibile in tutto il mondo, la canzone vince un premio Oscar e un Golden Globe come migliore canzone originale. Eseguita e pubblicata dalla band Berlin, già attiva dagli anni 70 con discreto successo, la quale ottiene il riconoscimento mondiale grazie ad una canzone non scritta da loro. Questo paradosso porterà ad attriti fra la cantante Terri Nunn e il fondatore John Crawford che porterà allo scioglimento della band un anno dopo l’uscita di Top Gun.

Gli omaggi dall’America e dall’Italia

Una canzone che nonostante tutto è rimasta impressa nell’immaginario collettivo, negli anni successivi omaggiata da altri artisti come Jessica Simpson e la band statunitense Copeland, nel 2012 anche dai protagonisti della serie Glee e infine da un giovane cantautore siciliano che nel 1987 propone una sua versione di “Take my breath away” con un testo adattato in italiano.

Top Gun è sicuramente una di quelle pellicole che ha caratterizzato un genere e un decennio e ci insegna, dopo quasi quarant’anni, che anche dietro le “americanate” ci sono tante storie di persone vere da raccontare.

Danilo Montagnino

Danilo "Dano" Montagnino. Classe 1986. Sono un bassista, arrangiatore e sceneggiatore. Il mio lavoro si concentra per lo più in teatro e mi piace "succhiare il midollo stesso della vita" attraverso i film che sono la parte più importante del tempo che dedico a me stesso concentrandomi maggiormente sulle emozioni e le colonne sonore.