Uno di noi: 3 esempi di vita difficile nel mondo del cinema

Uno di noi: 3 esempi di vita difficile nel mondo del cinema

Quante volte guardando un film con un attore bello e famoso ci siamo ritrovati a pensare:”Che fortuna che ha! Non è come noi, decisamente non è uno di noi”? In realtà una star prima di diventarlo è esattamente come uno di noi e siamo proprio qui per ricordarvelo e per andare dietro alle quinte di Hollywood e farvi vedere come vivevano molti attori famosi prima di raggiungere il successo.

Come molti di noi

Come molti di noi, sempre preoccupati per i soldi, per riuscire a pagare l’affitto o a fare la spesa con pochi spiccioli in banca oppure cresciuti in quartieri poveri e malfamati, anche questi attori sono passati da periodi duri, in cui i problemi quotidiani erano enormi, i pensieri si facevano pesanti e i dubbi erano infiniti. Ma grazie alla loro determinazione sono riusciti a uscire da una situazione difficile e superare gli ostacoli, fino a diventare i famosi milionari che sono oggi.

Ma vediamo i tre esempi di questo mese:

Leonardo DiCaprio

Come tutti sanno Leonardo DiCaprio è cresciuto in un quartiere malfamato di Los Angeles (Echo Park). Come ha affermato lui stesso in un’intervista in CBS Sunday Morning aveva “prostituzione dietro l’angolo” e “drogati nel vialetto”. Non era un luogo tranquillo per un bambino, difatti venne derubato a soli 5 anni! Ma probabilmente furono proprio quest’infanzia difficile e questo ambiente pericoloso da cui voleva scappare, le sue motivazioni per diventare famoso e per cercare la via del successo.

Richard Gere

L’attore che quest’anno ha un patrimonio di circa 160 milioni di dollari, un tempo non aveva nemmeno soldi per mangiare. Ebbene sì, racconta lui stesso che negli anni ’70 prima di fare American Gigolò, New York non pagava molto e gli attori facevano la fame in quegli anni. Difatti non solo non si poteva andare a mangiare fuori ma il piatto preferito all’epoca era: uova, uova e ancora uova!

Jim Carrey

Racconta l’attore, in un’intervista con Howard Stern, che quando aveva 12 anni, suo padre perse il lavoro e la famiglia rimase senza casa. Dovettero vivere in una macchina senza bagno né cucina, si spostarono varie volte, andarono in un camping con il furgone, per poter usufruire dei servizi igienici, o montarono delle tende nel giardino di casa della sorella, in campagna. Nonostante questo, Jim ad oggi lo racconta con leggerezza, come se all’epoca l’avesse vissuta diversamente, come un bambino in una nuova avventura, divertito dai viaggi in famiglia, in giro per il Mondo.

Non siamo soli

Questi esempi ci servono per ricordare che non siamo i soli ad affrontare i problemi della vita, ma che anche chi ora ci sembra irraggiungibile, un tempo, è stato come noi, proprio come uno di noi. Per cui andate avanti con determinazione e non smettete di sognare e lavorare duro perché un giorno potreste essere tra uno dei nostri esempi. Buon lavoro e ricordate che non siete soli.

Deborah Muratore

La mia passione per il cinema nasce da bambina, quando con mio padre organizzavamo serate a tema dividendo le settimane in categorie. Da allora non mi sono mai fermata, con un debole particolare per gli horror. Empatica e sempre sorridente, amo anche i cavalli, le persone genuine e la creatività in tutte le sue forme.