Stitch non ci ha delusi!
Il live-action di Lilo & Stitch è il miglior remake Disney degli ultimi anni. Sì, l’abbiamo detto.
Quando Disney ha annunciato il live-action di Lilo & Stitch, internet è esploso in due reazioni opposte: chi urlava “finalmente!” e chi temeva l’ennesima operazione nostalgia senz’anima (sì sapete a quali film ci riferiamo).
E ammettiamolo: dopo la tempesta (non proprio di applausi) su Biancaneve, il terrore era fondato. Ma ora possiamo dirlo: Stitch ha spazzato via tutti i dubbi. Letteralmente.
Uscito il 21 maggio al cinema, il film diretto da Dean Fleischer Camp è un colpo di scena inaspettato. Non solo è un buon film. È forse il miglior live-action Disney di sempre. Perché ha quello che agli altri è mancato: cuore, follia, e una buona dose di verità, emotività e umorismo che da un po’ mancava in casa Disney. Se questo è il risultato, siamo davvero contenti Disney abbia ripreso la rotta.
Stitch è ancora una bomba.
Diciamolo subito: il nuovo Stitch spiazza. Più realistico, meno cartoonesco, ma sempre adorabile e borderline psicopatico. Le orecchie flosce, i denti da gremlin e quegli occhioni da “ti amo ma ti distruggo” lo rendono inquieto e inquietante, come deve essere… ed è incredibilmente fedele, in tutto e per tutto, all’originale. Ah e… lavoro di CGI pazzesco.
Maia Kealoha, performance incredibile.
La Lilo interpretata da Maia Kealoha è una delle migliori scelte di casting fatte da Disney negli ultimi 10 anni. È intensa, malinconica, ribelle. Non è la classica bambina carina da family movie: è una vera outsider. E funziona alla grande. Anche Nani (Sydney Agudong) è credibile, anche se meno presente rispetto all’originale.
Cobra Bubbles (Courtney B. Vance) è ancora una volta il personaggio che non capisci se ti proteggerà o ti arresterà. Avremmo preferito venisse comunque approfondito di più.
Cambia qualcosa? Sì. Ma ci sta.
Sì, ci sono differenze rispetto al classico animato. Una su tutte: nel finale, Nani affida temporaneamente Lilo a una vicina di fiducia per andare a studiare. Una scelta coraggiosa che non svuota il tema della famiglia, anzi. Lo rende più contemporaneo. Più reale. È un finale che sorprende, ma che ha senso. E funziona.
Perché ci è piaciuto?
● Stitch è ancora una forza della natura: combina casini, distrugge cucine e poi ti fa venire i brividi.
● Le emozioni arrivano, senza bisogno di forzature: il dolore di Lilo, l’inadeguatezza di Nani, il caos esistenziale di Stitch.
● Il ritmo è perfetto: mai noioso, mai troppo frenetico. Al cinema è un continuo ridere/piangere.
● Nessuna scelta forzata rispetto all’originale: Disney sembra finalmente aver capito che un classico non si stravolge, lo si migliora.
E poi c’è una sensazione che non sentivamo da un po’: sembra un film fatto da qualcuno che amava davvero l’originale. Non un’operazione di marketing… ma qualcuno che sa cosa vuol dire sentirsi “strani,“sbagliati”, “fuori posto”. Le lacrime al cinema scendevano a fiumi.
Opinione finale (senza filtri).
Dopo anni di live-action piatti, di film senz’anima, questo Stitch è come una cannonata nello stomaco. Emozionante, divertente, assurdo. È il primo remake Disney (degli ultimi anni) che sembra avere un’anima sua. Non è perfetto (ci sono scene un po’ stiracchiate, e alcune mancanze fanno storcere il naso ai fan più fedeli), ma è sincero, vivo, folle. Come Stitch, insomma.
E forse, dopo tutto, era proprio quello che volevamo.
Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social e supporta Bloopers! Abbiamo appena pubblicato un approfondimento sul rinvio di Avengers Doomsday e Secret Wars! Lo trovi qui.
- Un articolo Di Elia Meleleo.